E'uscita la lista dei candidati a 5 stelle frascatani ecco chi sono:La presentazione ufficiale verra fatta il 22 marzo alle ore 17 all'auditorium "libreria cavour" galleria Vittorio Emanuele, Frascati siete tutti invitati
Il metodo a 5 stelle per essere candidato, se non hai questi requisiti non entri, solo persone pulite e che non sono mai state iscritte ad alcun partito se non al 5 stelle
che ne dite fate i vostri commenti e vorrei fare io un commento Grillo è solo il nostro portavoce e non entrerà mai nei nostri programmi a mettere bocca perche decidono i candidati, lui da solo consigli se meritati accettati ma non di più io penso che per Frascati un cambiamento ci vuole basta con le solite facce che girano da 20 anni e piu, iscrivetevi nel loro meetup e capirete come funziona ognuno dice la sua e poi si valuta ed è questo che ci insegna la democrazia. COMMENTATE SE VOLETE
martedì 18 marzo 2014
sabato 8 marzo 2014
La follia dell’Agenzia delle Entrate colpisce chi da’ da mangiare gratis
8- mar L’osteria dove mangi gratis per il fisco evade le tasse
Raccomando a tutti i lettori di chiudere bene la porta di casa e non lasciare mai nulla di commestibile sul tavolo da pranzo. I dentini da latte del bimbo lasciati sul camino della cucina perché vengano i topolini a portare le monetine (così me l’hanno raccontata da piccolo)? Nemmeno per sogno! Ospiti a cena? Fate sparire il salvadanaio. Sono queste le accortezze che suggeriamo per evitare grane con l’Agenzia delle entrate come accaduto a Santo Stefano di Valdobbiadene.
In questo paesino trevigiano immerso tra i vitigni del prosecco, infatti, Cesare De Stefani aveva deciso lasciare sempre aperta ad amici e passanti la cucina del vecchio casale di proprietà sua e della moglie: «L’idea è nata nel 2005: lasciavo lì un paio di salami e tre bottiglie della mia azienda agricola. Sei bicchieri e un salvadanaio per le offerte che non erano e non sono tutt’oggi obbligatorie, ma consentono la sopravvivenza della prassi. Trovo cartoline di ringraziamento da tutto il mondo, ma non ho alcun utile». Questa splendida iniziativa, denominata nel tempo «Osteria senz’oste», è stata sanzionata dall’Agenzia delle entrate di Montebelluna con un verbale di 62.000 euro a carico dei coniugi De Stefani, non a seguito di un’ispezione che abbia verificato lo svolgersi di una vera e propria attività commerciale, ma con un accertamento di carattere presuntivo.
Lo Stato folle colpisce a Casalnuovo e a Valdobbiadene con pari demenza: 9 metri quadri a Treviso per 10 anni rendono X e la sanzione è giocoforza Y. Paga e tasi! Fortuna che Cesare è stato più forte di Eddy, il panettiere suicida a Napoli qualche giorno fa: «Devo aver la forza di resistere ad oltranza e il mio avvocato ha già fatto ricorso, perché non posso pagare 62.000 per aver lasciato aperta la porta del tinello di casa. Per pagare simili cifre dovrei vendermi tutti i beni, ma il problema è morale prima che economico! Gli ispettori non sono nemmeno venuti a controllare di persona. Se l’avessero fatto, avrebbero verificato che l’unico denaro che circolava era un cesto delle offerte, invece si sono limitati a scaricare commenti e piantine catastali da internet. Non voglio nemmeno considerarmi contribuente e non voglio cedere al ricatto del fisco per un’iniziativa nata tra amici da cui non ricavo alcun profitto. Pretendere di tassare le offerte che ricevo per un giro d’ombre ad amici e turisti è peggio che voler tassare le offerte in chiesa».
I canini esattivi dello Stato più gabelliero d’Europa colpiscono indiscriminatamente ovunque si muova un penny per alimentare l’ammuina romana. Ovviamente i destinatari degli strali fiscali non sono mai i grandi evasori, ma i piccoli e medi bottegai costretti a ipotecarsi casa e attività per affrontare il contenzioso col fisco, salvo non seguano la drammatica scorciatoia suicidaria.
Nella contesa dell’«Osteria senz’oste» interviene anche il governatore Zaia in modo risoluto: «Un’idea che ho sempre sostenuto e promosso per il suo straordinario carattere identitario, etico e morale assolutamente unico. Già nel 2011 in una causa contro il Comune l’osteria aveva ottenuto una sentenza favorevole, perché non era tenuta a rispettare le ordinanze comunali per i pubblici esercizi».
È una vera e propria levata di scudi quella a favore di Cesare contro l’accertamento per un importo fantascientifico, ma il commento più bello è quello di un giovane avventore: «In quella casa ci sono stato una volta e ho passato una giornata stupenda con amici. Ci siamo portati polenta gialla acquistata un po’ più a valle e ci siamo arrostiti delle fette di lardo e pancetta che c’eravamo procurati in precedenza. Lì abbiamo trovato ottimi vino e soppressa. L’Italia non è ridotta alla frutta per mancanza di tassazione di una fetta di soppressa».
Cari Befera, Renzi, Napolitano e rappresentanti tutti della dispostica tirannia fiscale italiana, prima di mandarci gli incursori fiscali, passate a bervi un’ombra di Cartizze: vengono da tutto il mondo ad assaggiarlo nel rustico di Cesare, da Roma venite sempre e solo per tassarlo…
Ma che cavolo bisogna fare per non avere problemi adesso anche l'aiuto è diventato un crimine .
Raccomando a tutti i lettori di chiudere bene la porta di casa e non lasciare mai nulla di commestibile sul tavolo da pranzo. I dentini da latte del bimbo lasciati sul camino della cucina perché vengano i topolini a portare le monetine (così me l’hanno raccontata da piccolo)? Nemmeno per sogno! Ospiti a cena? Fate sparire il salvadanaio. Sono queste le accortezze che suggeriamo per evitare grane con l’Agenzia delle entrate come accaduto a Santo Stefano di Valdobbiadene.
In questo paesino trevigiano immerso tra i vitigni del prosecco, infatti, Cesare De Stefani aveva deciso lasciare sempre aperta ad amici e passanti la cucina del vecchio casale di proprietà sua e della moglie: «L’idea è nata nel 2005: lasciavo lì un paio di salami e tre bottiglie della mia azienda agricola. Sei bicchieri e un salvadanaio per le offerte che non erano e non sono tutt’oggi obbligatorie, ma consentono la sopravvivenza della prassi. Trovo cartoline di ringraziamento da tutto il mondo, ma non ho alcun utile». Questa splendida iniziativa, denominata nel tempo «Osteria senz’oste», è stata sanzionata dall’Agenzia delle entrate di Montebelluna con un verbale di 62.000 euro a carico dei coniugi De Stefani, non a seguito di un’ispezione che abbia verificato lo svolgersi di una vera e propria attività commerciale, ma con un accertamento di carattere presuntivo.
Lo Stato folle colpisce a Casalnuovo e a Valdobbiadene con pari demenza: 9 metri quadri a Treviso per 10 anni rendono X e la sanzione è giocoforza Y. Paga e tasi! Fortuna che Cesare è stato più forte di Eddy, il panettiere suicida a Napoli qualche giorno fa: «Devo aver la forza di resistere ad oltranza e il mio avvocato ha già fatto ricorso, perché non posso pagare 62.000 per aver lasciato aperta la porta del tinello di casa. Per pagare simili cifre dovrei vendermi tutti i beni, ma il problema è morale prima che economico! Gli ispettori non sono nemmeno venuti a controllare di persona. Se l’avessero fatto, avrebbero verificato che l’unico denaro che circolava era un cesto delle offerte, invece si sono limitati a scaricare commenti e piantine catastali da internet. Non voglio nemmeno considerarmi contribuente e non voglio cedere al ricatto del fisco per un’iniziativa nata tra amici da cui non ricavo alcun profitto. Pretendere di tassare le offerte che ricevo per un giro d’ombre ad amici e turisti è peggio che voler tassare le offerte in chiesa».
I canini esattivi dello Stato più gabelliero d’Europa colpiscono indiscriminatamente ovunque si muova un penny per alimentare l’ammuina romana. Ovviamente i destinatari degli strali fiscali non sono mai i grandi evasori, ma i piccoli e medi bottegai costretti a ipotecarsi casa e attività per affrontare il contenzioso col fisco, salvo non seguano la drammatica scorciatoia suicidaria.
Nella contesa dell’«Osteria senz’oste» interviene anche il governatore Zaia in modo risoluto: «Un’idea che ho sempre sostenuto e promosso per il suo straordinario carattere identitario, etico e morale assolutamente unico. Già nel 2011 in una causa contro il Comune l’osteria aveva ottenuto una sentenza favorevole, perché non era tenuta a rispettare le ordinanze comunali per i pubblici esercizi».
È una vera e propria levata di scudi quella a favore di Cesare contro l’accertamento per un importo fantascientifico, ma il commento più bello è quello di un giovane avventore: «In quella casa ci sono stato una volta e ho passato una giornata stupenda con amici. Ci siamo portati polenta gialla acquistata un po’ più a valle e ci siamo arrostiti delle fette di lardo e pancetta che c’eravamo procurati in precedenza. Lì abbiamo trovato ottimi vino e soppressa. L’Italia non è ridotta alla frutta per mancanza di tassazione di una fetta di soppressa».
Cari Befera, Renzi, Napolitano e rappresentanti tutti della dispostica tirannia fiscale italiana, prima di mandarci gli incursori fiscali, passate a bervi un’ombra di Cartizze: vengono da tutto il mondo ad assaggiarlo nel rustico di Cesare, da Roma venite sempre e solo per tassarlo…
Ma che cavolo bisogna fare per non avere problemi adesso anche l'aiuto è diventato un crimine .
La senatrice Fattori (M5S) contro la chiusura dei commissariati di Genzano e Frascati
GENZANO/FRASCATI - Attacco al ministro Alfano
"Ancora una volta il ministro dell'Interno Angelino Alfano mostra
noncuranza per i cittadini con una drastica riduzione dei presidi della
Polizia di Stato andando a decapitare molti capisaldo della sicurezza e
dell'ordine pubblico". La senatrice del Movimento 5 Stelle Elena Fattori protesta contro il taglio di 262 presidi di Polizia di Stato, previsto da un provvedimento del Viminale nei prossimi giorni.
La Fattori è la prima firmataria di un'interpellanza urgente che
verrà depositata in Senato martedì 11 marzo. "Con la circolare del 3
marzo 2014 - spiega in una nota - in compartecipazione con la direzione
affari generali della Polizia di Stato, il Ministero dell'Interno ha
inviato il programma di rimodulazione delle forze di polizia che
prevede, adducendo motivi legati alla spending review, il taglio di
oltre 260 presidi, pari al 15,7%, tra cui 11 commissariati di Polizia su
tutto il territorio nazionale. Una vera e propria ecatombe con
conseguenze sui terrritori che potrebbero essere devastanti, soprattutto
in un periodo di crisi economica e sociale quale quella attuale che
aumenta il tasso di criminalità aggiungendo il motivo della
disperazione".
"Altro elemento sconcertante - continua la Fattori - è che tra gli
undici Commissariati tre persistono nella zona dei Castelli Romani con
la chiusura diGenzano di Roma, Frascati e
Colleferro, che insieme ai presidi che rimarrebbero di Marino, della
stradale di Albano Laziale e Velletri, servono una popolazione di quasi
500mila persone".
''Proprio a Genzano di Roma - prosegue la senatrice
pentastellata - c'è stato un aumento di atti vandalici a esercizi, auto
e persone, sottolineando come ci sia invece la necessità di
implementare azioni che rafforzino l'ordine pubblico e la sicurezza,
così come sottolineato anche dai rispettivi Sindaci. Capiamo che Renzi e
il suo Governo debbano cercare i fondi che non ci sono per attuare le
riforme che non ci sono, ma discapitare sulla sicurezza diventa aprire
le porte alla criminalità''.
La
mobilitazione, quindi, continua. Dopo le parole di Maurizio Gasparri,
anche la senatrice Fattori interviene quindi affinchè il taglio dei
commissariati dei castelli venga meno. Anche la politica locale -
soprattutto nei paesi di Genzano, Frascati e
Colleferro, colpiti direttamente dal provvedimento imminente - si sta
esprimendo con toni di forte contrarietà alle decisioni del Viminale.
Non manca il supporto dei cittadini. Petizioni popolari e comitati sono
sorti in queste ultime ore per fronteggiare e risolvere la vicenda.E il comitato "lavorare tutti e vivere sani"appoggera la senatrice per intervenire con firme ho quant'altro serva per non chiudere il posto di polizia.
La Fattori è la prima firmataria di un'interpellanza urgente che verrà depositata in Senato martedì 11 marzo. "Con la circolare del 3 marzo 2014 - spiega in una nota - in compartecipazione con la direzione affari generali della Polizia di Stato, il Ministero dell'Interno ha inviato il programma di rimodulazione delle forze di polizia che prevede, adducendo motivi legati alla spending review, il taglio di oltre 260 presidi, pari al 15,7%, tra cui 11 commissariati di Polizia su tutto il territorio nazionale. Una vera e propria ecatombe con conseguenze sui terrritori che potrebbero essere devastanti, soprattutto in un periodo di crisi economica e sociale quale quella attuale che aumenta il tasso di criminalità aggiungendo il motivo della disperazione".
"Altro elemento sconcertante - continua la Fattori - è che tra gli undici Commissariati tre persistono nella zona dei Castelli Romani con la chiusura diGenzano di Roma, Frascati e Colleferro, che insieme ai presidi che rimarrebbero di Marino, della stradale di Albano Laziale e Velletri, servono una popolazione di quasi 500mila persone".
''Proprio a Genzano di Roma - prosegue la senatrice pentastellata - c'è stato un aumento di atti vandalici a esercizi, auto e persone, sottolineando come ci sia invece la necessità di implementare azioni che rafforzino l'ordine pubblico e la sicurezza, così come sottolineato anche dai rispettivi Sindaci. Capiamo che Renzi e il suo Governo debbano cercare i fondi che non ci sono per attuare le riforme che non ci sono, ma discapitare sulla sicurezza diventa aprire le porte alla criminalità''.
LA NOSTRA STAZIONE STA DIVENTANDO UNA DISCARICA A CIELO APERTO
Buongiorno Frascatani, io ieri sono andato a fare un colloquio alla stazione termini e andando nella nostra stazione ho notato cose impressionanti, arrivo e noto una 10-15 operai a lavoro nell'entrata di sotto e in giro ma cosa noto che stavano facendo tutti la stessa cosa insomma stavano riverniciando il ferro cioè tutto quello che si vernicia con un pennelletto, e parecchi in giro senza combinare quasi nulla vabbè sono operai delle ferrovie almeno spero,
ho preso il treno alle 10.30.
Al ritorno ho preso il treno delle 14.54 da Roma arrivo in stazione e non noto nessun cambiamento solo qualche finestrella dei bagni riverniciata e una panchina e gli operai gia non c'erano piu.Poi guardandomi in giro per bene vedo materiale un po dappertutto transenne messe a cavolo ferro ammassi di legno e tante altre cose che una volta si deponevano dentro la galleria per non sporcare la stazione ma adesso è veramente uno sciempio scritte dappertutto pezzi di ferro che se un bambino li prende in mano si fa veramente male e poi ci sono queste foto che ho fatto con il mio cellulare che vi danno conferma.I lavori sono iniziati nel 2012 sono passati 2 anni e cosa vedo una pensilina che copre la parte dove la gente non puo passare e 100 metri di pavimentazione ho piu stop tutto qui, per timbrare il biglietto tu devi entrare per forza all'interno della stazione e ieri avevano anche transennato l'interno e dunque le persone non sapevano dove timbrare il tiket ma quando finirà questa situazione quando i turisti potranno arrivare in frascati senza piu vedere questo scempio bohh non si sa però l'operai ci vanno ma se mandano persone inutili mi dici cosa li mandano a fare? e poi le scritte su quei muri quando le vorrebbero ancellare ieri erano tanti e lo potevano pure fare ma io non demordo e lunedi sarò ancora li a vedere quel che succede e quello che faranno, questo significa mandare via il turismo di Frascati. Vorrei precisare che la nostra commissione comunale non penso centri qualcosa se no è veramente grave.
Questa di foto è veramente bella hanno transennato per parcheggiare.
martedì 4 marzo 2014
Vedete questo mendicante? Non dimenticherete mai quello che sta facendo.
Questo vecchio signore sa mostrarci cosa significa essere un eroe.
Non ha molto, ma possiede una compassione che vale più di cento lingotti
d'oro.
Quando vedrete cosa fa ogni giorno questo signore di 99 anni
realizzerete che i veri supereroi esistono, anche se si nascondono dove
non immaginereste mai.
Condividi questo articolo per far conoscere ad altri quello che sta facendo Dobri.
Vedete questo anziano? E' una delle migliori persone al mondo.Dobri Dobrev ha 99 anni e ha perso tutti i suoi averi durante la seconda guerra mondiale. Da allora cammina per 25 km al giorno, con vestiti e scarpe fatti in casa, dal suo villaggio a Sofia, capitale della Bulgaria, dove passa il giorno a chiedere l'elemosina.
Ma Dobrev non sta elemosinando per se stesso. Egli infatti riceve 80 euro al mese di pensione.
Non tiene per se un centesimo di quanto elemosina, ma da tutto agli orfani.
Tutti i soldi che ha raccolto in questi anni (si stima 40.000 euro) li ha donati ad orfani che non riuscivano a pagare i propri conti.
Alcuni lo chiamano "Il santo di Baylovo", il suo paese di nascita. Quest'anno compirà 100 anni.
E' ben voluto da tutti. E viene chiamato "Dyado Dobri" (nonno Dobri).Avrebbe potuto cambiare la propria vita con quanto raccolto finora, ma ha deciso di dedicarla completamente all'aiuto di bambini senza famiglia.
Grazie Dobri per tutti quello che hai fatto!Condividi questo articolo per far conoscere ad altri quello che sta facendo Dobri.
lunedì 3 marzo 2014
M5S Frascati - Interviste ai commercianti per le problematiche Frascatane
Ma io non so nemmeno che dire dopo questo in frascati ci sono mille problemi il commercio le infrasctutture i parcheggi però una cosa la vorrei dire ma perche non combattono per risolvere i problemi invece di accontentarsi e lamentarsi quando gli si viene chiesto? cari Frascatani bisogna rimboccarsi le mani e combattere per i propri diritti perche è questo che bisogna fare e per quanto riguarda la sicurezza notturna esiste un comitato che combatte gia da un'anno. Speriamo bene cmq il movimento 5 stelle di Frascati metterà a disposizione il loro programma per risolvere fino a che possibile le problematiche.
sabato 1 marzo 2014
SI FANNO IN QUATTRO PER AVERE QUATTRO VOTI
Il 9 marzo a Frascati ci saranno le famose primarie de PDL - L=PD cosa sta succedendo vabbè che si colpiscono tra di loro invece di essere coesi ad affrontare un elezione pacifica ma a quanto pare promettono cose assurde, comunque da quanto io so il "Comitato" Lavorare tutti e vivere sani" ricomincerà la battaglia contro queste procedure a dir modo assurde infatti per le vie di Frascati non c'è piu sicurezza, a quanto pare non si vede luce per un problema che ormai è diventato molto grave nel comprensorio di Frascati con risse schiamazzi e scritte sui muri quasi tutti i fine settimana cosa bisogna fare rinchiudere i nostri ragazzi in casa? non bisogna piu farli uscire bohh io non sò, sò soltanto che in queste risse ci potrebbe capitare anche vostro figlio li vedi ubriachi fradici pisciare dove gli capita e urlare nella notte come pazzi ma è possibile che noi abbiamo tirato su una generazione del genere? eppure siamo noi a dargli i soldi per farlo perche si vede che sono quasi tutti minorenni comunque bando alle chiacchiere qua bisogna a tutti i costi provvedere a questa soluzione e il nostro assessore alla sicurezza deve assolutamente provvedere prima che ci scappa un guaio grosso e poi mi rivolgo a voi cari ragazzi il bere fa male non fa bene e non vi rende migliori.
martedì 25 febbraio 2014
"Berlusconi avrebbe scelto gli stessi ministri" Roberto Fico
Qua va sempre peggio il governo non cambia rimettiamo sempre le stesse facce ma perche fanno questo vabbè non è un mistero c'è un conflitto di interessi assurdo in quelle stanze che a noi popolo italiano non dicono prtroppo i miliardi fanno gola a tutti e a questi di noi non ne frega nulla regalano soldi hai loro protettori e poi dicono di no ma come bisogna fare è dura tirare a avanti in questo periodo va bè si sà ma loro ci mettono pure il carico da 100 sopra non facendo passare emendamenti che potrebbero alleggerirci un pò oggi una vecchietta in un super mercato notava i portafogli pieni di extracomunitari che stanno in italia e mi ha chiesto ''come fanno ad avere piu soldi di me'' e io gli rispondo ''si accontentano di poco e non aprono conti in banca e quello che guadagnano se lo portano sempre dietro, fanno lavori umili e vanno avanti alla giornata ed è per questo che hanno soldi'' lei mi risponde ''ma io non ho il conto in banca e sono anni che lavoro umilmente senza che chiedevo di piu di quello che meritavo, allorà''io ''bene allora sono piu furbi di noi, e si aiutano l'uno con l'altro quello che noi non facciamo piu da anni'' si signori loro si aiutano tra di loro e se uno se la passa male gli vanno in soccorso se lo merita è questo che ormai ci distingue da loro una volta la porta di casa èra sempre aperta per ogni persona che veniva a trovarti e gli si diceva ''ti fermi a cena'' adesso a momenti manco ti aprono la porta e se te la aprono ti offrono un caffè se te lo offrono perciò di cosa stiamo parlando se in questo paese non si cambia la mentalità non si cambierà mai.
giovedì 20 febbraio 2014
Beppe Grillo vs Matteo Renzi: "Il Confronto streaming" 19 02 2014" 1/4
cera
Cera una volta: un signore che il nostro presidente Napolitano gli da un incarico di governo per formare un governo stabile ed efficace, lui si fa in quattro a raccontare bugie per arrivare al suo scopo e quella piu clamorosa è stata di andare in una trasmissione e dire che non avrebbe mai fatto il presidente del consiglio se non votato dai cittadini italiani bene, la seconda era quella che il suo partito avrebbe tolto il finanziamento pubblico ai partiti bene, poi va a una riunione con un comico e non riesce a dire una parola e sui giornali il giorno dopo leggiamo che la fatto nero ( ma come senza parlare boohhhh) mi sa tanto che il sig. berlusca gli fa un baffo per le bugie che continua a dire ho no come la pensate?
Cera una volta: un signore che il nostro presidente Napolitano gli da un incarico di governo per formare un governo stabile ed efficace, lui si fa in quattro a raccontare bugie per arrivare al suo scopo e quella piu clamorosa è stata di andare in una trasmissione e dire che non avrebbe mai fatto il presidente del consiglio se non votato dai cittadini italiani bene, la seconda era quella che il suo partito avrebbe tolto il finanziamento pubblico ai partiti bene, poi va a una riunione con un comico e non riesce a dire una parola e sui giornali il giorno dopo leggiamo che la fatto nero ( ma come senza parlare boohhhh) mi sa tanto che il sig. berlusca gli fa un baffo per le bugie che continua a dire ho no come la pensate?
INCONTRO SETTIMANALE DEL MOVIMENTO
Questa sera si è discusso un pò di tutto sui problemi di Frascati e dell'incontro di Renzi con Grillo si è passato da un concetto ad un'altro e soprattutto una bella serata tra amici che la pensano uguale cercando di risolvere i problemi per le nuove elezioni e come si può affrontare tutto ciò, sabato saremo presenti in piazza del mercato con il classico banchetto per parlare con i cittadini di quello che il loro governo sta combinando senza nessun consenso elettorale, a Frascati cercheremo di far capire quello che significa essere del movimento 5 stelle cioè libertà di parola e nessun tipo di inciuccio con altri partiti se si possono chiamare partiti, il movimento non ha intenzione di fare alleanze con nessuno si va da soli perche pur troppo non sono loro che decidono ma i poteri forti che hanno alle spalle e non voglio fare nomi perche ormai si conoscono bene. il signor Berlusconi è riuscito nuovamente a rimettersi al governo anche se è stato cacciato da quelli che lo sostengono in questo momento, io credevo che Renzi non era cosi fesso ma purtroppo lo è non capisce che farà la stessa fine di Fini e altri che lo hanno sostenuto per questi anni vabbè comunque sono affari loro (anche se noi popolo ci rimettiamo il lavoro e soldi) la devono smettere di fare inciucci fuori dalle sale governatrici il destino del popolo italiano si deve affrontare nel palazzo del governo.
Adesso comunque siamo concentrati a maggio e il movimento presenterà una loro lista di persone umili e volenterose per dare un cambiamento alla nostra cittadina.
Adesso comunque siamo concentrati a maggio e il movimento presenterà una loro lista di persone umili e volenterose per dare un cambiamento alla nostra cittadina.
lunedì 17 febbraio 2014
LA POSTA CLICK STA FACENDO CRACK A FRASCATI
Si la posta di Frascati la deve finire di far arrivare le bollette dopo la scadenza per me è una truffa bella e buona perche mi chiederete sul ritardo del pagamento ci si paga sopra una tassa, ma perche io cittadino devo pagare una tassa se la bolletta arriva in ritardo? e loro rispondono se ne deve preoccupare lei se non la vede arrivare, ma qua stiamo tutti ammattendo veramente io magari mi preoccupo ma i vecchietti come fanno se non conoscono i meccanismi di come poterla pagare? le poste di Frascati per me se ne dovrebbero far carico. Ho notato una cosa al mio palazzo la posta la portano solo il martedi da un pò di tempo, come mai.
Carissimi frascatani qua la questione è che loro non vogliono assumere postini ma assumono solo persone alle casse della banco posta questo è il vero problema ma visto che ormai la posta è diventata una banca passasse mano a qualcun'altro che farebbe di meglio ho nò, io sono stufo di pagare denaro per colpa di altri.Ieri sono andato alla posta il via sciadonna per quattro raccomandate vabbè l'incazzatura per il tempo perso ok ci stò è sempre piu lenta poi ho detto mi vado a prendere la mia posta sul retro al reparto distibuzione entro e c'era una signora sola che èra sommersa da migliaia di lettere e gli chiedo '' come mai nella mia casella della posto non arriva nulla'' e lei mi risponde ''sai quella zona è coperta da una ragazza ma purtroppo è in malattia'' io gli rispondo '' quando torna'' lei '' bo non so'' ben allora gli do il mio cognome e lei cerca tra le mie cose e mi da la mia posta fra tante buste c'era una bolletta dell'enel che scadeva oggi ben cosi mi son dovuto preoccupare di pagare la bolletta nei termini consentiti. Ma se io non sarei andato alla posta a prendermela sta ragazza che è in malattia quando l'avrebbe portata? sicuramente dopo giorni ho settimane che era scaduta, ma cosa bisogna fare con queste poste che non fanno piu servizio postale ma perche bisogna chiamarle ancora poste io da oggi la chiamo banca perche per fare le raccomandate c'erà uno sportello solo e la fila arrivava fuori ma per le mansioni banca ti fanno anche accomodare nelle stanze private. Cosa si può fare datemi suggerimenti almeno ci si muove. Lasciatemi i vostri commenti
Carissimi frascatani qua la questione è che loro non vogliono assumere postini ma assumono solo persone alle casse della banco posta questo è il vero problema ma visto che ormai la posta è diventata una banca passasse mano a qualcun'altro che farebbe di meglio ho nò, io sono stufo di pagare denaro per colpa di altri.Ieri sono andato alla posta il via sciadonna per quattro raccomandate vabbè l'incazzatura per il tempo perso ok ci stò è sempre piu lenta poi ho detto mi vado a prendere la mia posta sul retro al reparto distibuzione entro e c'era una signora sola che èra sommersa da migliaia di lettere e gli chiedo '' come mai nella mia casella della posto non arriva nulla'' e lei mi risponde ''sai quella zona è coperta da una ragazza ma purtroppo è in malattia'' io gli rispondo '' quando torna'' lei '' bo non so'' ben allora gli do il mio cognome e lei cerca tra le mie cose e mi da la mia posta fra tante buste c'era una bolletta dell'enel che scadeva oggi ben cosi mi son dovuto preoccupare di pagare la bolletta nei termini consentiti. Ma se io non sarei andato alla posta a prendermela sta ragazza che è in malattia quando l'avrebbe portata? sicuramente dopo giorni ho settimane che era scaduta, ma cosa bisogna fare con queste poste che non fanno piu servizio postale ma perche bisogna chiamarle ancora poste io da oggi la chiamo banca perche per fare le raccomandate c'erà uno sportello solo e la fila arrivava fuori ma per le mansioni banca ti fanno anche accomodare nelle stanze private. Cosa si può fare datemi suggerimenti almeno ci si muove. Lasciatemi i vostri commenti
domenica 16 febbraio 2014
Movimento 5 stelle in piazza san Pietro oggi
Oggi in piazza con il movimento 5 stelle di Frascati per far conoscere il programma ai cittadini frascatani, ci siamo confrontati con giovani anziani , tutti dicevano la stessa cosa quando li mandate a casa? noi rispondevamo quando ci darete il vostro ok con il voto sarà possibile ma cosi non si può.
Comunque la curiosità della gente è aumentata notevolmente e tutti ci dicono che siamo bravi, ma pur troppo il bravo non ci basta bisogna reagire in tutti i modi, bisogna partecipare alle azioni che combinano dentro il palazzo bisogna capire che se noi non conosciamo i loro danni e dove vogliono arrivare, non riusciamo a far nulla di concreto e non si va da nessuna parte. Bisogna reagire ai loro inciucci e far capire alla gente che li vota che pensano solo alla poltrona. Comunque è stata una bellissima giornata parlando serenamente di politica senza oltrepassare i toni e siamo stati appoggiati molto dai cittadini di Frascati
sabato 15 febbraio 2014
Banchetto movimento 5 stelle in piazza a Frascati
Domani in piazza San Pietro ci sarà un banchetto per far conoscere il movimento 5 stelle in Frascati per chi non lo conosce già, saranno presenti dalle 9.30 della mattina fino a sera (tempo permettendo) il movimento si vuol far conoscere alla cittadinanza frascatana facendo capire quello che sta passando sia il nostro territorio e il nostro paese, vorremmo la partecipazione di chi crede nei programmi del m5s. E continuare a combattere per i nostri diritti e ideali, le tasse sono alte e sul territorio non si vede nulla sia in Frascati che altrove. Adesso hanno combinato un'altro inciuccio far cadere Letta il presidente del consiglio per non andare alle votazioni, ha quanto pare si bastonano anche tra di loro, almeno il nostro movimento è unito anche se le televisioni dicono falsità. Noi vorremmo un'italia libera dalle caste che fanno guadagnare solo le banche perche al popolo cosa è venuto dal prestito di 7.5 miliardi regalati a loro nulla e dire nulla è poco si arricchiscono sempre i soliti perchè hanno la capacità di aver contanti a disposizione per investire in capitali e in azioni che non sono nemmeno italiane a noi ci serve un governo che sappia affrontare i problemi di qualsiasi italiano e ripeto italiano perchè ormai l'italiano è messo da parte (chi non ha). In questa italia perdi il lavoro a 50 anni sei fritto da buttare se non hai rubato prima ed è questo il vero problema il 50 enne che perde il lavoro come fa a dare lavoro hai giovani se non ha nulla nemmeno per lui, comunque bando alle chiacchiere questo ormai è un paese morto però ancora si può salvare se abbiamo teste buone che ci governano e che non pensino solo alle loro tasche e alla loro poltrona.
Veniteci a trovare in piazza domani
lunedì 10 febbraio 2014
Filettino Il sacerdote dei record e Papa Francesco
Don Alessandro, 95 anni, da 72 alla guida della parrocchia di Filettino, incontrerà il Santo Padre mercoledì: «Lo inviterò a farci visita»
FILETTINO - È il «prete dei record», quello con più anni di sacerdozio in Italia, ancora in attività e senza nemmeno un coadiutore. E mercoledì 8 gennaio don Alessandro De Sanctis, 95 anni, da 72 anni alla guida della Chiesa a Filettino, nel Frusinate, incontrerà anche Papa Francesco, l’ottavo Pontefice conosciuto nella sua vita. Un traguardo unico, una lunghissima carriera ecclesiastica che da Pio XI lo ha portato fino a papa Bergoglio. Una galleria enorme di ricordi lunga quasi un secolo.
L’INCONTRO CON PIO XI - A Filettino, il paese più alto del Lazio, don Alessandro, , originario di Vallepietra (Roma), genitori boscaioli, nato durante il pontificato di Benedetto XV, arrivò per completare la scuola dell’obbligo quando arciprete era lo zio don Filippo. Poi entrò in seminario e ad appena 13 anni incontrò papa Pio XI. Quando il Pontefice lo vide così piccolo ed esile, gli mise la mano sul capo e gli chiese da dove venisse. Alla sua risposta, il Santo Padre si lasciò andare a un’espressione perplessa mostrando di non aver capito dove si trovasse Vallepietra, piccolo paese dell’alta Valle Aniene al confine con la Ciociaria, oggi noto per il santuario della Trinità. Per don Alessandro, allora giovanissimo seminarista, fu una grandissima emozione e una gioia enorme, che ancora oggi, a tanti anni di distanza, porta con sé.CELEBRATE 46MILA MESSE - Ordinato sacerdote nel 1942, il novantenne parroco di Filettino ha celebrato 1400 funerali e oltre 46mila messe, centinaia di matrimoni e battesimi. Durante la seconda guerra mondiale, davanti alla casa comunale salvò dai tedeschi alcuni cittadini che stavano per essere fucilati. Con lo stesso obiettivo nascose anche una famiglia di ebrei nella soffitta della parrocchia del paese ciociaro, che da 105 anni è guidata dalla sua famiglia. Don Alessandro , negli anni, ha parlato con Pio XI, Paolo VI, Giovanni Paolo II e Benedetto XVI. Ed ha ricordi indelebili. Con il Papa polacco si è incontrato più volte. « In un’occasione - dice don Alessandro - ho anche invitato Karol Wojtyla a venire a sciare qui da noi, a Campo Staffi. Mi ha ringraziato dicendomi che ci avrebbe pensato. Poi i suoi impegni non gliel’hanno mai consentito».
DAVANTI A BENEDETTO XVI - Con Papa Benedetto XVI, invece, s’incontrò nella residenza di Castelgandolfo. Era il 23 settembre di due anni fa, il ricordo più fresco. « Giunsi davanti al Pontefice nel tradizionale baciamano - racconta don Alessandro -, mi inginocchiai di colpo davanti al Papa, baciando l’anello del pescatore e rialzandomi come una molla, da solo senza l’aiuto di nessuno. Avevo allora 93 anni e, vedendo tutto ciò, Papa Benedetto esclamò a voce piena: “Ma è giovane!”».
«INVITERO’ PAPA FRANCESCO» - Ora l’emozione è tutta per l’incontro con Papa Francesco. «Per me - dice ancora don Alessandro De Sanctis - sarà un’altra giornata straordinaria, indimenticabile. È un Papa giusto per il tempo giusto, con un grande carisma. Grazie alla sua umiltà sa veramente avvicinarsi ai bisogni degli uomini di oggi». E aggiunge: «Bergoglio non è un Pontefice rivoluzionario, è uno che sa di essere il vicario di Cristo in terra, conosce a fondo le miserie, le debolezze umane, più di nessun altro. Chiederò al Santo Padre - conclude il parroco di Filettino - di continuare a sostenere i bisogni dei più deboli. Lo inviterò a visitare il nostro splendido territorio».
domenica 9 febbraio 2014
FILETTINO E CAMPO STAFFI RINASCE
Ci avevano messo le mani un pò tutti.
Sulla nuova apertura se ne son dette di tutti i colori, destra e sinistra ma alla fine chi è riuscito ad avere soddisfazione è stata la nuova giunta che nel tempo breve che hanno avuto, sono riusciti ad aprire i campi a tutto regime, oggi hanno dato vin brulè per tutti i partecipanti alle sciate, ed a quanto pare è stato un buon fine settimana, dateci sotto ragazzi perche il paese è vostro e nessun straniero ve lo toglie, però fate le cose per bene e con il cuore e vedrete che non si sbaglierà mai.
I ragazzi a lavoro per mantenere la sicurezza
Forse piove speramo de no.
daiè Fabbri' che domani è nantro giorno.
A mbriaconi vabbè che è callo però bevetene poco
sabato 8 febbraio 2014
Aveva scelto l'ex Bazzica come casa: morto da giorni in solitudine
GROTTAFERRATA - Gianfranco Campolin
è stato rinvenuto cadavere in uno dei locali dell'ex ristorante in cui
viveva da anni. Un'estistenza complicata, una morte in solitaria
Lo hanno trovato senza vita nei locali che aveva eletto a propria abitazione, morto da giorni, probabilmente da più di una settimana. E' finita così la difficile esistenza di Gianfranco Campolin, rivenuto cadavere ieri sera all'interno dell'ex ristorante "La Bazzica" a Grottaferrata. Un'esistenza complicata, resa quasi insostenibile - pare - dalla perdita della moglie e di un fratello: una mente brillante, arguta, spesso tagliente che cozzava con quella vita ai margini, spesso da barbone, senza una fissa dimora, con pochi amici e fatta di tanto isolamento.
Gianfranco, che aveva 60 anni, da qualche anno aveva deciso di andare a vivere all'interno di quei locali che dopo essere stati sequestrati alla malavita organizzata poco più di tre anni fa furono donati dallo Stato al Comune di Grottaferrata (LEGGI l'articolo) e sarebbero dovuti diventare il fiore all'occhiello dell'assistenza sociale criptense. Un progetto - uno dei tanti - rimasto sulla carta, un sogno marcito insieme all'Amministrazione comunale che lo aveva proposto.
In quello che fu uno dei ristoranti più rinomati dei Castelli romani, una delle perle culinarie dei bei tempi, Campolin viveva da solo insieme a tre cani ed era solito girare in bicicletta, in inverno come in estate: pochi parenti in vita e una malattia mentale che lo aveva isolato dal mondo ma che non gli impediva di avere lunghi momenti di lucidità ed una capacità analitica non comune. Testardamente in bici, coi cani a rimorchio: e poi al bar e a farsi la spesa. Una presenza piuttosto assidua, a tratti scomoda come possono essere scomode le esistenze di chi sfila e si lascia vivere sui bordi spigolosi della società: una presenza comunque riconosciuta e riconoscibile a Frascati.
Gianfranco, in cura al Cim di Frascati e di casa da almeno 20 anni nella mensa della Caritas diocesana è stato trovato senza vita sul pavimento, nudo in uno dei due locali che aveva occupato da qualche anno, in una condizione estremamente precaria dal punto di vista igienico e sanitario. Il cadavere, in avanzato stato di decomposizione, ad un primo esame non presenta elementi che possano far pensare ad una morte violenta ma il corpo si trova comunque presso il Policlinico di Tor Vergata dove nei prossimi giorni verrà eseguita l'autopsia.
Ad indagare sono i carabinieri di Grottaferrata che pur propendendo per la morte naturale (negli ultimi tempi Gianfranco Campolin aveva dato particolari segni di squilibrio ed era apparso molto provato nel fisico) non possono al momento escludere altre ipotesi. Gli animali che vivevano con lui sono stati presi in custodia.
Dopo aver scosso con vigore nelle ultime settimane di vita il mondo nel quale si muoveva - praticamente da sempre - rigorosamente ai margini, Gianfranco se n'è andato in perfetta solitudine. Lasciando una vecchia bicicletta incatenata al cancello di quello che è, da anni, semplicemente un non luogo.
Lo hanno trovato senza vita nei locali che aveva eletto a propria abitazione, morto da giorni, probabilmente da più di una settimana. E' finita così la difficile esistenza di Gianfranco Campolin, rivenuto cadavere ieri sera all'interno dell'ex ristorante "La Bazzica" a Grottaferrata. Un'esistenza complicata, resa quasi insostenibile - pare - dalla perdita della moglie e di un fratello: una mente brillante, arguta, spesso tagliente che cozzava con quella vita ai margini, spesso da barbone, senza una fissa dimora, con pochi amici e fatta di tanto isolamento.
Gianfranco, che aveva 60 anni, da qualche anno aveva deciso di andare a vivere all'interno di quei locali che dopo essere stati sequestrati alla malavita organizzata poco più di tre anni fa furono donati dallo Stato al Comune di Grottaferrata (LEGGI l'articolo) e sarebbero dovuti diventare il fiore all'occhiello dell'assistenza sociale criptense. Un progetto - uno dei tanti - rimasto sulla carta, un sogno marcito insieme all'Amministrazione comunale che lo aveva proposto.
In quello che fu uno dei ristoranti più rinomati dei Castelli romani, una delle perle culinarie dei bei tempi, Campolin viveva da solo insieme a tre cani ed era solito girare in bicicletta, in inverno come in estate: pochi parenti in vita e una malattia mentale che lo aveva isolato dal mondo ma che non gli impediva di avere lunghi momenti di lucidità ed una capacità analitica non comune. Testardamente in bici, coi cani a rimorchio: e poi al bar e a farsi la spesa. Una presenza piuttosto assidua, a tratti scomoda come possono essere scomode le esistenze di chi sfila e si lascia vivere sui bordi spigolosi della società: una presenza comunque riconosciuta e riconoscibile a Frascati.
Gianfranco, in cura al Cim di Frascati e di casa da almeno 20 anni nella mensa della Caritas diocesana è stato trovato senza vita sul pavimento, nudo in uno dei due locali che aveva occupato da qualche anno, in una condizione estremamente precaria dal punto di vista igienico e sanitario. Il cadavere, in avanzato stato di decomposizione, ad un primo esame non presenta elementi che possano far pensare ad una morte violenta ma il corpo si trova comunque presso il Policlinico di Tor Vergata dove nei prossimi giorni verrà eseguita l'autopsia.
Ad indagare sono i carabinieri di Grottaferrata che pur propendendo per la morte naturale (negli ultimi tempi Gianfranco Campolin aveva dato particolari segni di squilibrio ed era apparso molto provato nel fisico) non possono al momento escludere altre ipotesi. Gli animali che vivevano con lui sono stati presi in custodia.
Dopo aver scosso con vigore nelle ultime settimane di vita il mondo nel quale si muoveva - praticamente da sempre - rigorosamente ai margini, Gianfranco se n'è andato in perfetta solitudine. Lasciando una vecchia bicicletta incatenata al cancello di quello che è, da anni, semplicemente un non luogo.
Arrestato nuovamente don Nunzio Scarano, la procura di Salerno “incastra” monsignor 500 euro
Arrestato don Nunzio Scarano e stavolta sono i magistrati di Salerno a incastrare “monsignor 500 euro”.
L’ex funzionario dell’Apsa, che ha trascorso quattro mesi a Regina Coeli per corruzione, prima di essere trasferito in ospedale e poi avere i domiciliari, adesso resta impigliato nell’inchiesta sul riciclaggio condotta dal pm di Salerno, Elena Guarino. L’alto prelato è accusato di aver prelevato 560 mila euro in contanti dal suo conto Ior per estinguere un mutuo.
La somma sarebbe stata divisa in pacchetti da diecimila euro consegnati a 51 persone che li avrebbero cambiati in banca con assegni circolari e poi depositati sul conto di Scarano sotto forma di donazioni. Le operazioni sarebbero state eseguite tutte dall’ex commercialista del sacerdote, Tiziana Cascone, che ha spiegato ai finanzieri del nucleo di polizia tributaria di Salerno come funzionava il sistema Scarano.
L’inchiesta salernitana è nata dalla denuncia di un furto nella casa-museo dell’alto prelato vicino al Duomo di Salerno. Scarano denunciò il furto di sei quadri di De Chirico, uno Chagall, un Labella e un crocifisso del Bernini, ma tutto apparve subito anomalo. Non c’erano segni di effrazione sulla porta di ingresso, ai balconi o alle finestre e il valore dei quadri (tra i sei e i sette milioni di euro) insospettì maggiormente gli inquirenti. Come poteva un sacerdote che guadagnava 3.000 euro al mese possedere una fortuna del genere?
Arrestato a Roma, per aver tentato di far rientrare in Italia venti milioni di euro appartenenti agli armatori napoletani D’Amico (che ne disconoscono la paternità), disse al gip Barbara Callari che i quadri erano regali di principesse e nobildonne che il sacerdote era solito frequentare. La sua versione non ha mai convinto gli inquirenti. A maggior ragione quelli di Salerno che, adesso, costringono di nuovo Scarano a dover fare i conti con la giustizia.
L’ex funzionario dell’Apsa, che ha trascorso quattro mesi a Regina Coeli per corruzione, prima di essere trasferito in ospedale e poi avere i domiciliari, adesso resta impigliato nell’inchiesta sul riciclaggio condotta dal pm di Salerno, Elena Guarino. L’alto prelato è accusato di aver prelevato 560 mila euro in contanti dal suo conto Ior per estinguere un mutuo.
La somma sarebbe stata divisa in pacchetti da diecimila euro consegnati a 51 persone che li avrebbero cambiati in banca con assegni circolari e poi depositati sul conto di Scarano sotto forma di donazioni. Le operazioni sarebbero state eseguite tutte dall’ex commercialista del sacerdote, Tiziana Cascone, che ha spiegato ai finanzieri del nucleo di polizia tributaria di Salerno come funzionava il sistema Scarano.
L’inchiesta salernitana è nata dalla denuncia di un furto nella casa-museo dell’alto prelato vicino al Duomo di Salerno. Scarano denunciò il furto di sei quadri di De Chirico, uno Chagall, un Labella e un crocifisso del Bernini, ma tutto apparve subito anomalo. Non c’erano segni di effrazione sulla porta di ingresso, ai balconi o alle finestre e il valore dei quadri (tra i sei e i sette milioni di euro) insospettì maggiormente gli inquirenti. Come poteva un sacerdote che guadagnava 3.000 euro al mese possedere una fortuna del genere?
Arrestato a Roma, per aver tentato di far rientrare in Italia venti milioni di euro appartenenti agli armatori napoletani D’Amico (che ne disconoscono la paternità), disse al gip Barbara Callari che i quadri erano regali di principesse e nobildonne che il sacerdote era solito frequentare. La sua versione non ha mai convinto gli inquirenti. A maggior ragione quelli di Salerno che, adesso, costringono di nuovo Scarano a dover fare i conti con la giustizia.
ONORE A PAOLA DEL MOVIMENTO
"Paola Taverna, senatrice 5 stelle, ha
raccontato di avere ancora 50 mila euro di mutuo da pagare. Per lei sono
tanti soldi. Se avesse incassato tutto quello che le spetta, in 8 mesi
avrebbe estinto il mutuo della casa, modesta, in cui vive.
Per capirci, nel supermercato di fronte alle sue finestre hanno fatto 4
rapine in 1 anno. Avrebbe potuto vendere e andarsene, con suo figlio,
in un quartiere più sicuro. Invece ha restituito 15mila euro nella prima
tranche e ne restituirà 25mila nella seconda. Dire “no grazie” a 40mila
euro in otto mesi non è facile. Ma rinunciarvi, ha detto, la fa
rimanere ancorata al paese reale. Pensate quanti “onorevoli” hanno
estinto il mutuo senza far nulla di concreto per noi."
Io non so se si è fessi ho altro, comunque se fa queste cose è una splendida persona su cui ci si può fidare cecamente e che pensa solo al futuro del paese perche è giusto che uno che guadagna tanto aiuti il prossimo io non so se l'avrei fatto però sicuramente avrei aiutato chi mi sta vicino a oltre invece vediamo che monsignori si arricchiscono con soldi per la carità altri che non compiono il loro dovere facendo pesare il tutto ai cittadini ONORE A PAOLA
Io non so se si è fessi ho altro, comunque se fa queste cose è una splendida persona su cui ci si può fidare cecamente e che pensa solo al futuro del paese perche è giusto che uno che guadagna tanto aiuti il prossimo io non so se l'avrei fatto però sicuramente avrei aiutato chi mi sta vicino a oltre invece vediamo che monsignori si arricchiscono con soldi per la carità altri che non compiono il loro dovere facendo pesare il tutto ai cittadini ONORE A PAOLA
venerdì 7 febbraio 2014
ACQUA NON POTABILE A FRASCATI E GROTTAFERRATA
Da quando non esiste più la Doganella l'acqua è aumentata del 35 per cento ed ecco cosa succede:
L'acqua proveniente dall'acquedotto "Algidosia Aldobrandini" non è potabile per la presenza di faghiglia e per l'evidente aspetto torbido e la colorazione marrone.
Questo recitano, testualmente, le due ordinanze emesse nella giornata di oggi (senza che ne sia stata data comunicazione esplicita oltre alla pubblicazione nei siti web dei Comuni) dal sindaco di Frascati Stefano Di Tommaso e dal commissario prefettizio di Grottaferrata, Enza Caporale. I due documenti sono stati emessi sulla scorta delle analisi eseguite dalla Asl Rm/H sui campioni prelevati ieri, 6 febbraio, nel pozzo di Villa Rasponi.
L'acquedotto in questione - secondo il documento presente sul sito di Acea Ato 2 (LEGGI) serve a Frascati 14 utenze private, 3 ville storiche (Aldobrandini, Falconieri e Lancellotti) e i siti dell'Enea e dell'Infn, nella parte bassa di Frascati. Ben più importante la distribuzione a Grottaferrata dove l'acquedotto serve 249 utenze private e la Villa Parisi-Borghese oltre alla monteporziana Villa Modragone.
Scarno il testo dell'ordinanza di Frascati dove, senza entrare nel dettaglio, si vieta l'utilizzo al consumo umano. Decisamente più circostanziato il documento di Grottaferrata secondo il quale il responsabile dell'acquedotto Algidosia Aldobrandini ha dichiarato che "la presenza di fanghiglia nell'acqua è probabilmente dovuta ad un'ostruzione creatasi nel cunicolo portante in località Molara (Montecompatri o Grottaferrata?, ndr) tra i pozzetti 24 e 23 e dovuta ad una possibile frana all'interno". Il commissario Enza Caporale ordina alla proprietà dell'acquedotto di dare immediato avvertimento agli utenti ed alla popolazione servita dal suddetto acquedotto e di dare immediata sospensione all'erogazione idrica dell'acquedotto fino al ripristino "delle caratteristiche di idoneità al consumo umano". Nel frattempo si dovrà provvedere, a cura e spese del gestore dell'acquedotto privato, alla fornitura di acqua idonea al consumo umano evitando ogni interferenza tra l'acquedotto pubblico e quello privato.
Le due ordinanze sono disponibili e scaricabili sui siti del Comune di Frascati (VAI al sito di Frascati) e su quello del Comune di Grottaferrata (VAI al sito di Grottaferrata).
Stando, infine, a qualche indiscrezione, il crollo di cui si fa riferimento nell'ordinanza del commissario Caporale potrebbe essere avvenuto all'interno di una cantiere edile nella giornata di ieri. L'acquedotto Algidosia-Aldobrandini è oggetto della delibera 5/10 di presa d'atto dell'esistenza da parte di Acea Ato2.
Ma secondo voi è mai possibile una cosa del genere qua ci stanno trattando peggio del terzo mondo (e senza togliere nulla al terzo mondo) perche ormai ci hanno quasi sorpassato, cari lettori qua bisogna solo che incazzarsi su cose del genere, ma è mai possibile che io pago l'acqua e poi non la posso bere e devo a tutti i costi comprare bottiglie per me è una cosa oscena da quando è entrata acea è diventato un inferno per noi Frascatani mischiano l'acqua nostra con quella di roma immagino cosa ci può essere dentro di tutto, io spero di nò ma si possono sapere i cittadini coinvvolti su questo facile dire Frascati bassa ma fin dove Fontana vecchia? ospedale? via gregoriana? per me dovrebbero dire alla cittadinanza le zone effettive dove si può bere ho no comunque è una vergogna.
L'acqua proveniente dall'acquedotto "Algidosia Aldobrandini" non è potabile per la presenza di faghiglia e per l'evidente aspetto torbido e la colorazione marrone.
Questo recitano, testualmente, le due ordinanze emesse nella giornata di oggi (senza che ne sia stata data comunicazione esplicita oltre alla pubblicazione nei siti web dei Comuni) dal sindaco di Frascati Stefano Di Tommaso e dal commissario prefettizio di Grottaferrata, Enza Caporale. I due documenti sono stati emessi sulla scorta delle analisi eseguite dalla Asl Rm/H sui campioni prelevati ieri, 6 febbraio, nel pozzo di Villa Rasponi.
L'acquedotto in questione - secondo il documento presente sul sito di Acea Ato 2 (LEGGI) serve a Frascati 14 utenze private, 3 ville storiche (Aldobrandini, Falconieri e Lancellotti) e i siti dell'Enea e dell'Infn, nella parte bassa di Frascati. Ben più importante la distribuzione a Grottaferrata dove l'acquedotto serve 249 utenze private e la Villa Parisi-Borghese oltre alla monteporziana Villa Modragone.
Scarno il testo dell'ordinanza di Frascati dove, senza entrare nel dettaglio, si vieta l'utilizzo al consumo umano. Decisamente più circostanziato il documento di Grottaferrata secondo il quale il responsabile dell'acquedotto Algidosia Aldobrandini ha dichiarato che "la presenza di fanghiglia nell'acqua è probabilmente dovuta ad un'ostruzione creatasi nel cunicolo portante in località Molara (Montecompatri o Grottaferrata?, ndr) tra i pozzetti 24 e 23 e dovuta ad una possibile frana all'interno". Il commissario Enza Caporale ordina alla proprietà dell'acquedotto di dare immediato avvertimento agli utenti ed alla popolazione servita dal suddetto acquedotto e di dare immediata sospensione all'erogazione idrica dell'acquedotto fino al ripristino "delle caratteristiche di idoneità al consumo umano". Nel frattempo si dovrà provvedere, a cura e spese del gestore dell'acquedotto privato, alla fornitura di acqua idonea al consumo umano evitando ogni interferenza tra l'acquedotto pubblico e quello privato.
Le due ordinanze sono disponibili e scaricabili sui siti del Comune di Frascati (VAI al sito di Frascati) e su quello del Comune di Grottaferrata (VAI al sito di Grottaferrata).
Stando, infine, a qualche indiscrezione, il crollo di cui si fa riferimento nell'ordinanza del commissario Caporale potrebbe essere avvenuto all'interno di una cantiere edile nella giornata di ieri. L'acquedotto Algidosia-Aldobrandini è oggetto della delibera 5/10 di presa d'atto dell'esistenza da parte di Acea Ato2.
Ma secondo voi è mai possibile una cosa del genere qua ci stanno trattando peggio del terzo mondo (e senza togliere nulla al terzo mondo) perche ormai ci hanno quasi sorpassato, cari lettori qua bisogna solo che incazzarsi su cose del genere, ma è mai possibile che io pago l'acqua e poi non la posso bere e devo a tutti i costi comprare bottiglie per me è una cosa oscena da quando è entrata acea è diventato un inferno per noi Frascatani mischiano l'acqua nostra con quella di roma immagino cosa ci può essere dentro di tutto, io spero di nò ma si possono sapere i cittadini coinvvolti su questo facile dire Frascati bassa ma fin dove Fontana vecchia? ospedale? via gregoriana? per me dovrebbero dire alla cittadinanza le zone effettive dove si può bere ho no comunque è una vergogna.
giovedì 6 febbraio 2014
BELGIO. SEI POVERO? TI CACCIO! ESPULSI CITTADINI UE PER “MANIFESTA POVERTA”, TRA DI LORO 265 SONO ITALIANI
Nel 2013 sono stati rimandati in patria 2.712 cittadini Ue perché “troppo poveri”. 265 gli italiani
Per intenderci, uno dei tre pilastri dell’Unione europea, caposaldo dei Trattati di Maastricht rischia di frantumarsi in mille pezzi. La ragione è semplice: la libertà di circolazione dentro i confini dell’Ue, costitutiva del modello europeo, è oggetto di attacchi, oggi più che mai, da parte di un mix indigesto di populismo reazionario e governi sempre più vigili alle frontiere. Come quello inglese di David Cameron, ripreso più volte dal Parlamento europeo perché ha alzato il tiro sugli ingressi dall’Est (dal 1 gennaio l’Ue ha aperto i confini a bulgari e rumeni in base a Schengen).
Insomma il sogno europeo sembra arrivato al capolinea. Almeno per i 2.712 cittadini dell’Unione che nel 2013 si sono visti recapitare un decreto di espulsione dalle autorità belghe.
Il Belgio è uno dei Paesi che ha più inasprito negli ultimi tempi le leggi sull’immigrazione.
I dati forniti dall’Ufficio competente del governo belga si sono duplicati rispetto agli anni precedenti e rappresentano più del 9 per cento del totale degli stranieri che hanno dovuto abbandonare il territorio per non disporre di mezzi sufficienti a mantenersi.
Tra le comunità più colpite ci sono rumeni e bulgari, ma anche olandesi, francesi, spagnoli e italiani. Nell’anno appena concluso ben 265 italiani, armi e bagagli in mano, sono dovuti rientrare in tutta fretta nel Paese natio.
È successo di recente alla bolognese Silvia Guerra, 38 anni, artista di strada e madre di un bambino di otto anni, da tempo residente a Bruxelles, che si è vista recapitare un decreto di espulsione firmato dal sottosegretario all’immigrazione. Privi di risorse necessarie per assicurare il loro mantenimento e quello dei familiari, la donna italiana, così come gli altri cittadini nella stessa situazione, rappresenterebbero un peso insostenibile per il welfare del Paese.
Mostrare però la porta d’uscita a un europeo in pieno diritto non è certo lo stesso che farlo con qualsiasi altro straniero. Una portavoce dell’Ufficio Immigrazioni belga ci spiega la differenza. Quando le autorità dimostrano che la persona rappresenta “un onore eccessivo” per il sistema sociale (per esempio, se non ha lavorato per molto tempo e, di contro, usufruisce di aiuti sociali), si emette un’ordinanza di espulsione, che può essere accettata o meno. In caso di resistenza, il Belgio non ricorre certo alla forza: non mette i cittadini su un volo né li priva della loro libertà. Semplicemente gli chiude tutti i canali ufficiali in un Paese dove è essenziale avere un contratto di locazione (o di proprietà) per registrarsi in Comune e poter accedere alla sanità, all’istruzione e tutti i vantaggi che offre territorio.
Insomma «non li cacciamo con la forza, ma li cancelliamo dai registri ufficiali», spiega la portavoce, che sottolinea come queste persone rimangano così condannate a vivere in clandestinità, se non tornano nei loro Paesi d’origine. Ma nulla impedisce loro di spostarsi in un altro Paese e perfino di ritornare in Belgio: sia a Bruxelles che nelle altre capitali membri dell’Ue, il cittadino è assolutamente protetto durante i primi tre mesi di soggiorno. Dopo quel periodo però – e qui il nodo della questione – deve soddisfare almeno una di queste quattro condizioni: lavorare (o essere in cerca di lavoro se rimasto disoccupato), avere risorse sufficienti per mantenersi, avere un’assicurazione sanitaria per evitare di diventare un onere per l’assistenza sociale statale durante il soggiorno, essere studente. Per intenderci, tanto quanto riporta la direttiva europea.
«Non conosco il caso specifico», dice Francesco Rossi dal Pozzo, professore di Diritto europeo all’Università statale di Milano. «Tuttavia, mi pare di capire che siano stati assunti provvedimenti di allontanamento di cittadini inattivi in quanto considerati un onere sociale per lo Stato ospitante. I riferimenti normativi sono contenuti nella direttiva 2004/38/CE e, precisamente, negli articoli 7 e 14. In sostanza, le persone inattive, devono disporre, per se stessi e per i propri familiari, di risorse economiche sufficienti, affinché non divengano un onere a carico dell’assistenza sociale dello Stato membro ospitante durante il periodo di soggiorno, e di un’assicurazione di malattia che copra tutti i rischi nello Stato membro».
Eppure la stessa direttiva «riconosce il diritto di soggiorno del cittadino dell’Unione il quale, dopo avere esercitato un’attività lavorativa, si trovi in stato di disoccupazione o sia iscritto presso un ufficio di collocamento». Basta leggere poi anche il punto 3 dell’articolo 14 che recita: «Il ricorso da parte di un cittadino dell’Unione o dei suoi familiari al sistema di assistenza sociale non dà luogo automaticamente ad un provvedimento di allontanamento». Tanto basta per capire che l’ambiguità c’è.
E infatti qualcosa si muove: alcuni politici hanno già protestato, come il deputato socialista dei francesi del Benelux Philip Cordery. Ma il Segretario di Stato per l’asilo, l’immigrazione e l’integrazione sociale belga Maggie de Block ha deciso di non replicare. La stessa de Block, del partito liberale fiammingo Open Vld, ha rafforzato la politica nazionale di asilo e immigrazione da quando ha assunto la circa a fine 2011. E pare non esser la sola. In Baviera, l’adozione di un provvedimento analogo è già in discussione. Il governatore Horst Seehofer, tifoso della cancelliera Angela Merkel, ha proposto di ricorrere all’espulsione dei cittadini europei, qualora colpevoli di abusi nei confronti del welfare tedesco. E questo proprio mentre l’altra faccia di Bruxelles, nella persona del commissario per l’Occupazione, gli affari sociali e l’integrazione László Andor, presenta una guida pratica per frenare il fenomeno.
La pubblicazione, esposta la scorsa settimana, tratterà casi pratici per mettere fine al malessere generato in Paesi come il Regno Unito, la Germania o l’Olanda in merito al mal definito “turismo dei sussidi”, tipico degli europei più in difficoltà. Insomma, come a dire, non è più solo questione di un’Europa a due velocità, ma anche di un’Europa a porte chiuse. Che sta già girando la seconda mandata.
DATI FORNITI DALL’UFFICIO IMMIGRAZIONI DEL GOVERNO BELGA:
LA NOSTRA SICUREZZA SEMPRE PIU A RISCHIO
Omicidio Tor vergata: Edoardo Di Ruzza ucciso in via Torresini
„Spari in strada in via di Attilio Torresini, nel quartiere di Tor Vergata. Un 22enne è rimasto ucciso in un agguato, finendo crivellato da almeno sei colpi di pistola. A sparare sarebbero stati, secondo alcuni testimoni, due persone a bordo di una moto. La vittima é Edoardo Di Ruzza, 22enne residente nel vicino quartiere di Giardinetti e già noto alle forze dell'ordine. Sulla vicenda indaga la squadra mobile.“
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„Spari in strada in via di Attilio Torresini, nel quartiere di Tor Vergata. Un 22enne è rimasto ucciso in un agguato, finendo crivellato da almeno sei colpi di pistola. A sparare sarebbero stati, secondo alcuni testimoni, due persone a bordo di una moto. La vittima é Edoardo Di Ruzza, 22enne residente nel vicino quartiere di Giardinetti e già noto alle forze dell'ordine. Sulla vicenda indaga la squadra mobile.“
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mercoledì 5 febbraio 2014
M5S: Decreto svuota carceri, l'indulto mascherato - Conferenza stampa
"La soluzione al problema della carceri era dietro l'angolo e non ce n'eravamo mai accorti: basta aprire le celle e lasciare che i detenuti escano con tanti saluti a quel mito che è la certezza della pena. Il decreto "Svuotacarceri" ha già fatto uscire mafiosi, assassini e stupratori (quelli veri) prima che il M5S mettesse un freno, facendo escludere dai benefici chi ha commesso questi reati. Insomma, ennesimo decreto, ennesima fiducia, non per salvare i carcerati ma per non pagare le multe della Ue, lasciando le carceri così come sono in modo che chi entra possa vivere nelle stesse condizioni di chi è uscito. Vi diamo una notizia: questo decreto non risolve nulla. Perché? Lo spiegano i deputati della commissione giustizia D'Incà, Colletti, Bonafede, Ferraresi, Sarti, Businarolo e Turco in conferenza stampa." M5S Camera
E sti poveri carabbinieri che arrestano sti mascalzoni, adesso anche quelli arrestati a tor bella faranno questa fine?
MOVIMENTO 5 STELLE DOMENICA IN PIAZZA
Domenica mattina saremo presenti con un banchetto a Frascati cosi vi faremo vedere il nostro programma per Frascati e vi faremo capire cosa significa votare il movimento 5 stelle veniteci a trovare in tanti io sarò li fin che posso.
SIAMO MOLTO VICINI A TOR BELLA MONACA ARRESTO CLAMOROSO BRAVI ALL'ARMA
Banda nigeriani dedita a droga e sfruttamento donne, 34 arresti Operazione Cults
„
Traffico di stupefacenti, aggravati dalla transnazionalità del reato, riduzione in schiavitù, tratta di esseri umani, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, sfruttamento della prostituzione, riciclaggio e altri gravi delitti. Questo il repertorio criminale di una banda di 34 persone cadute nella rete dei Carabinieri di Roma nell'ambito dell'Operazione Cults.
34 ORDINANZE - Dalle prime ore di questa mattina 5 febbraio, circa 150 Militari dell'Arma con l'ausilio di un elicottero e le unità cinofile hanno eseguito, nelle zone di Torre Angela, Tor Bella Monaca e Torrenova, e in altre località italiane (Torino, Parma, Firenze ed Imperia), un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa a carico di 34 indagati anche per associazione di tipo mafioso.
INDAGINI - Le ordinanze di custodia restrittiva sono state emesse dal Gip del Tribunale di Roma Giacomo Ebner, su richiesta dei giudici Barbara Zuini, Mariacristina Pala e del Procuratore Aggiunto della Procura Distrettuale Antimafia Michele Prestipino. Contestualmente è stata data esecuzione al sequestro preventivo, funzionale alla confisca, di beni immobili, attività commerciali, disponibilità finanziarie ed autovetture, per un valore complessivo di due milioni di euro.
MODALITA' MAFIOSE - Al centro delle indagini dei Carabinieri del Ros e del Comando Provinciale di Roma un pericoloso sodalizio di matrice nigeriana, in grado di gestire, con modalità tipicamente mafiose, diversificate attività illecite nei remunerativi settori del traffico e sfruttamento di esseri umani, del narcotraffico e del riciclaggio degli ingentissimi proventi.
TRAFFICO DI DROGA - L’attività investigativa ha documentato i vasti interessi dell’organizzazione nel traffico internazionale di sostanze stupefacenti, accertando l’importazione con corrieri “a pioggia” di cocaina proveniente dalla Colombia e da tutto il Sud America, distribuita nella Capitale e in altre città italiane, nonché di traffici di marijuana, approvvigionata da un gruppo criminale dell'Albania, anch’esso colpito da provvedimento cautelare.
GIRO DI SOLDI - Inoltre, sono state ricostruite le diverse modalità di trasferimento del denaro, attuate in ambito nazionale attraverso accrediti su carte prepagate postepay e, verso la Nigeria ed il Togo, tramite agenzie di money transfer o con il sistema cosiddetto "euro to euro", basato su una sorta di accordo verbale con successivo saldo.
PERICOLOSA CRIMINALITA' - In conclusione, l’indagine ha confermato il livello criminale raggiunto dai sodalizi nigeriani, caratterizzati ormai da tempo da un’organizzazione interna strutturata ed efficiente, in grado di gestire con modalità tipicamente mafiose diversificate attività illecite, in particolare nei remunerativi settori del narcotraffico e della tratta e dello sfruttamento degli esseri umani, nonché il riciclaggio degli ingentissimi proventi.
Cosa devo dire bravi i nostri dell'arma sono veramente soddisfatto di questa notizia un arresto che non ha precedenza. Ne stavo parlando sull'altro articolo sugli immigrati io vedo che qua si peggiora sempre di più e io spero che chi è stato preso venga messo in galera ma nel loro paese non qui li devono mettere su una barca come sono venuti non aereo e rispedirli al mittente, io la penso cosi. E aribbravi ragazzi
“
Potrebbe interessarti: http://www.romatoday.it/cronaca/banda-nigeriani-operazione-cults-.html
Seguici su Facebook: http://www.facebook.com/pages/RomaToday/41916963809
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Traffico di stupefacenti, aggravati dalla transnazionalità del reato, riduzione in schiavitù, tratta di esseri umani, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, sfruttamento della prostituzione, riciclaggio e altri gravi delitti. Questo il repertorio criminale di una banda di 34 persone cadute nella rete dei Carabinieri di Roma nell'ambito dell'Operazione Cults.
34 ORDINANZE - Dalle prime ore di questa mattina 5 febbraio, circa 150 Militari dell'Arma con l'ausilio di un elicottero e le unità cinofile hanno eseguito, nelle zone di Torre Angela, Tor Bella Monaca e Torrenova, e in altre località italiane (Torino, Parma, Firenze ed Imperia), un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa a carico di 34 indagati anche per associazione di tipo mafioso.
INDAGINI - Le ordinanze di custodia restrittiva sono state emesse dal Gip del Tribunale di Roma Giacomo Ebner, su richiesta dei giudici Barbara Zuini, Mariacristina Pala e del Procuratore Aggiunto della Procura Distrettuale Antimafia Michele Prestipino. Contestualmente è stata data esecuzione al sequestro preventivo, funzionale alla confisca, di beni immobili, attività commerciali, disponibilità finanziarie ed autovetture, per un valore complessivo di due milioni di euro.
IL VIDEO DELLE INTERCETTAZIONI AMBIENTALI
OPERAZIONE CULTS - Il risultato dell'operazione, cominciata nel giugno 2010 è stata presentata dal vicecomandate dei Ros, il Generale Angelo Santo, dal comandate provinciale dei Carabinieri Colonnello Salvatore Luongo, dal comandante del Reparto Anticrimine di Roma Tenente Colonnello Stefano Russo, dal comandante della Compagnia dei carabinieri di Frascati, Tenente Colonnello Luciano Magrini e dal Maggiore Giuseppe Iacoviello, sempre dei carabinieri di Frascati.MODALITA' MAFIOSE - Al centro delle indagini dei Carabinieri del Ros e del Comando Provinciale di Roma un pericoloso sodalizio di matrice nigeriana, in grado di gestire, con modalità tipicamente mafiose, diversificate attività illecite nei remunerativi settori del traffico e sfruttamento di esseri umani, del narcotraffico e del riciclaggio degli ingentissimi proventi.
LA TRATTA DELLE DONNE DALLA NIGERIA A ROMA
TRATTA DELLE DONNE - Le investigazioni, condotte sotto la direzione della Procura Distrettuale Antimafia di Roma, hanno documentato l’intera filiera della tratta di giovani donne africane e la loro riduzione in schiavitù, anche mediante il sistematico ricorso a pratiche esoteriche finalizzate all’assoggettamento psicologico delle vittime. La componente estera del sodalizio, operante in Togo e deputata al reclutamento delle giovani donne, è stata individuata grazie alla cooperazione instaurata con la Gendarmeria Nazionale Togolese che, su attivazione di questo Raggruppamento, ha proceduto all’arresto, in quel Paese, di due cittadini nigeriani affiliati e alla contestuale liberazione di sei donne già ridotte in schiavitù.TRAFFICO DI DROGA - L’attività investigativa ha documentato i vasti interessi dell’organizzazione nel traffico internazionale di sostanze stupefacenti, accertando l’importazione con corrieri “a pioggia” di cocaina proveniente dalla Colombia e da tutto il Sud America, distribuita nella Capitale e in altre città italiane, nonché di traffici di marijuana, approvvigionata da un gruppo criminale dell'Albania, anch’esso colpito da provvedimento cautelare.
GIRO DI SOLDI - Inoltre, sono state ricostruite le diverse modalità di trasferimento del denaro, attuate in ambito nazionale attraverso accrediti su carte prepagate postepay e, verso la Nigeria ed il Togo, tramite agenzie di money transfer o con il sistema cosiddetto "euro to euro", basato su una sorta di accordo verbale con successivo saldo.
CAPPELLI NERI VS CAPPELLI BLU: GUERRA TRA EYE E AYE
EYE VS AYE - L’indagine ha evidenziato l’adozione, da parte del sodalizio indagato, di modalità tipicamente mafiose, con violenze e minacce diffuse in ambito intraetnico, funzionali a mantenere il controllo del territorio e delle attività illecite. In tale quadro sono stati documentati violenti scontri nei quartieri romani di Tor Bella Monaca, Torre Angela e Torrenova, per il controllo dello sfruttamento della prostituzione, tra il gruppo indagato, denominato "Eye" (letteralmente "Volo d'uccello") e quello contrapposto ed emergente degli "Aye" ("supremazia dell'uomo sulla terra"), i primi caratterizzati dall'indossare un berretto nero ed i secondi un berretto blu, costituitosi per scissione dal primo. Le indagini su tali aspetti, sviluppate autonomamente dal Gruppo Carabinieri di Frascati, sono poi confluite nella medesima ordinanza di custodia cautelare.PERICOLOSA CRIMINALITA' - In conclusione, l’indagine ha confermato il livello criminale raggiunto dai sodalizi nigeriani, caratterizzati ormai da tempo da un’organizzazione interna strutturata ed efficiente, in grado di gestire con modalità tipicamente mafiose diversificate attività illecite, in particolare nei remunerativi settori del narcotraffico e della tratta e dello sfruttamento degli esseri umani, nonché il riciclaggio degli ingentissimi proventi.
Cosa devo dire bravi i nostri dell'arma sono veramente soddisfatto di questa notizia un arresto che non ha precedenza. Ne stavo parlando sull'altro articolo sugli immigrati io vedo che qua si peggiora sempre di più e io spero che chi è stato preso venga messo in galera ma nel loro paese non qui li devono mettere su una barca come sono venuti non aereo e rispedirli al mittente, io la penso cosi. E aribbravi ragazzi
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martedì 4 febbraio 2014
Parcheggio di via Consalvi, riparte la sosta a pagamento
FRASCATI
- Smart City ovvero l’innovazione che semplifica la vita ai cittadini
arriva finalmente a Frascati. Infatti, a partire da martedì 28 gennaio
2014 al parcheggio multipiano di Via Consalvi si potrà saldare la sosta
in pochi, comodi e semplici passaggi.
Un avanzato e automatizzato sistema integrato di telecamere, posizionato in entrata e uscita del parcheggio, studiato e voluto dalla STS Multiservizi, consentirà la lettura e il riconoscimento della targa dei veicoli e la loro registrazione nel software.
Così, per effettuare il pagamento l’utente dovrà semplicemente ritirare il veicolo, recarsi alle casse, una al piano superiore e una al piano inferiore, e digitare il numero di targa. A questo punto il sistema fornirà in automatico l’importo dovuto e una volta effettuato il pagamento l’utente potrà andare alla barriera d’uscita che si aprirà grazie al riconoscimento del veicolo.
«Sentiamo spesso parlare di Smart City, ossia dell’innovazione tecnologica applicata alle città che rende più semplice la vita ai cittadini. La STS è voluta andare in questa direzione quando ha iniziato a studiare un sistema che valorizzasse il parcheggio multipiano di via Consalvi, mettendolo in sicurezza e allo stesso tempo offrendo ai cittadini di Frascati un modo di utilizzo pratico e sicuro - dichiara il Presidente Damiano Morelli -. Sono convinto che il nuovo sistema di sosta automatizzato sarà molto apprezzato dagli utenti e ci auguriamo di poter rendere “intelligenti” quanto prima anche altre aree della nostra Città».
La tariffa in vigore, disposta dall’amministrazione comunale con la Delibera di Giunta Comunale n. 106 del 22/10/2013, sarà di 1 euro l’ora. Dalla terza ora di sosta però si pagherà 50 centesimi; mentre per l’intera giornata ci sarà una tariffa forfettaria di 4 euro. Il pagamento della sosta sarà in vigore tutti i giorni dalle ore 8,30 alle ore 13,30 e dalle ore 15,30 alle ore 20, come stabilito dalla Delibera di Consiglio Comunale n. 01 del 26/01/2010. Potranno accedere al parcheggio esclusivamente i veicoli muniti di targa sul lato anteriore del veicolo. Pertanto non sarà consentito l’ingresso ai motocicli, ai ciclomotori, ai quadricicli, agli autobus, agli autocarri e ai motocarri. Sono esentati dal pagamento della sosta i residenti titolari del permesso di tipo A e B e gli abbonati, che il software integrato riconoscerà in automatico, aprendo la barriera d’uscita al passaggio dei veicoli.
A partire da lunedì 3 febbraio 2014 potrà essere presentata al Frascati Point in Piazza Marconi 5, la domanda per l’abbonamento al piano inferiore coperto di Via Consalvi. Verranno rilasciati fino ad un massimo di 50 abbonamenti, assegnati secondo i criteri indicati nel Regolamento Comunale, su un massimo di 100 posti disponibili. L’abbonamento avrà un costo di € 120 mensili e darà il diritto alla sosta all’interno dello stallo riservato. Gli abbonamenti saranno assegnati, fino ad esaurimento dei posti disponibili. Sarà possibile ottenere un abbonamento per nucleo familiare, ad esclusione di coloro che già posseggono altre forme di abbonamento al parcheggio e la priorità sarà data dai residenti nelle aree limitrofe. In caso di eccedenza delle domande rispetto agli abbonamenti disponibili si terrà conto del minor reddito annuo dei richiedenti e della data di presentazione della domanda.
Anche chi certifica di svolgere un’attività lavorativa nel Comune di Frascati avrà la possibilità di richiedere l’abbonamento e anche in questo caso, in caso di troppe domande, nell’assegnazione dei parcheggi si terrà conto dell’ubicazione della sede lavorativa, della distanza della sede lavorativa dalla zona di residenza, del minor reddito annuo, della data di presentazione della domanda.
A me sembra un pò caro come parcheggio alla periferia 120 euro mensili come abbonamento e sia il prezzo l'ora, non si sa piu dove parcheggiare una macchina gratis in Frascati bisogna avere solo soldi per continuare a vivere in questa cittadina, paga di qua paga di la, una tares eccessiva e tutto il resto con tutti sti soldi che si spendono l'anno ci si piò veramente comprare una villa in periferia e voi mi direte, perche non lo fai? perche io amo frascati e non vedo perche per poterci stare debba pagare un parcheggio assurdo 9 euro al giorno, vabbè Frascati ripensaci i cittadini sono stufi, e poi come mai i commercianti possono pagare 2.90 al metro al giorno e io non posso pagare uguale che sono cittadino Frascatano?
Un avanzato e automatizzato sistema integrato di telecamere, posizionato in entrata e uscita del parcheggio, studiato e voluto dalla STS Multiservizi, consentirà la lettura e il riconoscimento della targa dei veicoli e la loro registrazione nel software.
Così, per effettuare il pagamento l’utente dovrà semplicemente ritirare il veicolo, recarsi alle casse, una al piano superiore e una al piano inferiore, e digitare il numero di targa. A questo punto il sistema fornirà in automatico l’importo dovuto e una volta effettuato il pagamento l’utente potrà andare alla barriera d’uscita che si aprirà grazie al riconoscimento del veicolo.
«Sentiamo spesso parlare di Smart City, ossia dell’innovazione tecnologica applicata alle città che rende più semplice la vita ai cittadini. La STS è voluta andare in questa direzione quando ha iniziato a studiare un sistema che valorizzasse il parcheggio multipiano di via Consalvi, mettendolo in sicurezza e allo stesso tempo offrendo ai cittadini di Frascati un modo di utilizzo pratico e sicuro - dichiara il Presidente Damiano Morelli -. Sono convinto che il nuovo sistema di sosta automatizzato sarà molto apprezzato dagli utenti e ci auguriamo di poter rendere “intelligenti” quanto prima anche altre aree della nostra Città».
La tariffa in vigore, disposta dall’amministrazione comunale con la Delibera di Giunta Comunale n. 106 del 22/10/2013, sarà di 1 euro l’ora. Dalla terza ora di sosta però si pagherà 50 centesimi; mentre per l’intera giornata ci sarà una tariffa forfettaria di 4 euro. Il pagamento della sosta sarà in vigore tutti i giorni dalle ore 8,30 alle ore 13,30 e dalle ore 15,30 alle ore 20, come stabilito dalla Delibera di Consiglio Comunale n. 01 del 26/01/2010. Potranno accedere al parcheggio esclusivamente i veicoli muniti di targa sul lato anteriore del veicolo. Pertanto non sarà consentito l’ingresso ai motocicli, ai ciclomotori, ai quadricicli, agli autobus, agli autocarri e ai motocarri. Sono esentati dal pagamento della sosta i residenti titolari del permesso di tipo A e B e gli abbonati, che il software integrato riconoscerà in automatico, aprendo la barriera d’uscita al passaggio dei veicoli.
A partire da lunedì 3 febbraio 2014 potrà essere presentata al Frascati Point in Piazza Marconi 5, la domanda per l’abbonamento al piano inferiore coperto di Via Consalvi. Verranno rilasciati fino ad un massimo di 50 abbonamenti, assegnati secondo i criteri indicati nel Regolamento Comunale, su un massimo di 100 posti disponibili. L’abbonamento avrà un costo di € 120 mensili e darà il diritto alla sosta all’interno dello stallo riservato. Gli abbonamenti saranno assegnati, fino ad esaurimento dei posti disponibili. Sarà possibile ottenere un abbonamento per nucleo familiare, ad esclusione di coloro che già posseggono altre forme di abbonamento al parcheggio e la priorità sarà data dai residenti nelle aree limitrofe. In caso di eccedenza delle domande rispetto agli abbonamenti disponibili si terrà conto del minor reddito annuo dei richiedenti e della data di presentazione della domanda.
Anche chi certifica di svolgere un’attività lavorativa nel Comune di Frascati avrà la possibilità di richiedere l’abbonamento e anche in questo caso, in caso di troppe domande, nell’assegnazione dei parcheggi si terrà conto dell’ubicazione della sede lavorativa, della distanza della sede lavorativa dalla zona di residenza, del minor reddito annuo, della data di presentazione della domanda.
A me sembra un pò caro come parcheggio alla periferia 120 euro mensili come abbonamento e sia il prezzo l'ora, non si sa piu dove parcheggiare una macchina gratis in Frascati bisogna avere solo soldi per continuare a vivere in questa cittadina, paga di qua paga di la, una tares eccessiva e tutto il resto con tutti sti soldi che si spendono l'anno ci si piò veramente comprare una villa in periferia e voi mi direte, perche non lo fai? perche io amo frascati e non vedo perche per poterci stare debba pagare un parcheggio assurdo 9 euro al giorno, vabbè Frascati ripensaci i cittadini sono stufi, e poi come mai i commercianti possono pagare 2.90 al metro al giorno e io non posso pagare uguale che sono cittadino Frascatano?
Filettino, riapre Campo Staffi grazie alla sinergia tra Comune e la Regione Lazio
Una delle perle dell’offerta turistica della provincia di Frosinone
torna finalmente a disposizione dei tanti turisti e appassionati. Da
oggi, infatti, sono di nuovo attivi e fruibili gli impianti sciistici di
Campo Staffi, a Filettino.
Un risultato importante, dopo un periodo di stop durato un anno, conseguito grazie all’ottima sinergia tra la locale amministrazione del sindaco De Meis e la Regione Lazio, su fattivo interessamento del consigliere Mauro Buschini.
Una conferenza stampa, significativamente ospitata proprio presso gli impianti, ha salutato la ritrovata piena attività della stazione sciistica.
Erano presenti all’evento il sindaco De Meis, il sindaco di Trevi nel Lazio Pierfilippo Schina, diversi amministratori del territorio, il gestore della struttura Piero Pomponi e il consigliere regionale Mauro Buschini, accolto con grande entusiasmo e calore dai presenti, in quanto, senza la presenza forte della Regione, mai sarebbe stato possibile riqualificare e riammodernare gli impianti e far ripartire l’attività principale e vitale per l’economia dell’intera Alta Valle dell’Aniene.
Nelle parole di tutti i presenti proprio questo aspetto è stato sottolineato. L’obiettivo è quello di riportare Campo Staffi agli splendori degli anni scorsi, una struttura che ha enormi potenzialità, soprattutto di attrazione verso gli appassionati provenienti da Roma e che può generare ricchezza non solo per Filettino, ma anche per i paesi e le attività che ruotano attorno alla stazione sciistica.
In quest’ottica si stanno pensando importanti campagne di marketing per penetrare il mercato: tariffe molto concorrenziali (15 euro il feriale, 20 euro il festivo, più abbonamenti a prezzi ridotti); incentivazione del flusso del fine settimana, con il venerdì di accesso gratuito agli impianti. A tali opportunità, si legheranno specifiche offerte e sconti delle attività ricettive e di ristorazione.
“E’ oggi una giornata importante per il nostro territorio – ha spiegato il sindaco De Meis – devo ringraziare la Regione Lazio e il consigliere Mauro Buschini che ci è stato vicino. Abbiamo rimesso in sicurezza le strutture e gli impianti, dotati di tutte le autorizzazioni, e da oggi ripartiamo per far tornare Campo Staffi a sfruttare le sue enormi potenzialità”.
“Studieremo tutta una serie di incentivi per favorire le presenze, soprattutto cercando di penetrare il mercato romano” – ha aggiunto Piero Pomponi, della Pomponi Service Srl.
Conclusione affidata proprio a Mauro Buschini:
“Ringrazio del calore e dell’affetto con cui sono stato accolto. Quando
mi sono avvicinato a questa problematica l’ho considerata una sfida. Una
sfida che non ha significato solamente riaprire un impianto sciistico,
ma offrire un’occasione concreta di rilancio e sviluppo per il turismo
di questo comprensorio. Siamo solo al punto di partenza. Infatti ora
occorrerà impegnarsi ancora di più per veicolare turisti su queste
montagne e su questi splendidi paesaggi. Bisognerà lavorare in maniera
sinergica, tra enti locali e attività ricettive e sfruttare una
ricchezza importante. La Regione sicuramente sarà vicino al territorio.
In conclusione, voglio rivolgere calorosi complimenti al sindaco De
Meis, la cui tenacia, la cui passione, il cui impegno, hanno permesso di
raggiungere questo straordinario risultato”.
Un risultato importante, dopo un periodo di stop durato un anno, conseguito grazie all’ottima sinergia tra la locale amministrazione del sindaco De Meis e la Regione Lazio, su fattivo interessamento del consigliere Mauro Buschini.
Una conferenza stampa, significativamente ospitata proprio presso gli impianti, ha salutato la ritrovata piena attività della stazione sciistica.
Erano presenti all’evento il sindaco De Meis, il sindaco di Trevi nel Lazio Pierfilippo Schina, diversi amministratori del territorio, il gestore della struttura Piero Pomponi e il consigliere regionale Mauro Buschini, accolto con grande entusiasmo e calore dai presenti, in quanto, senza la presenza forte della Regione, mai sarebbe stato possibile riqualificare e riammodernare gli impianti e far ripartire l’attività principale e vitale per l’economia dell’intera Alta Valle dell’Aniene.
Nelle parole di tutti i presenti proprio questo aspetto è stato sottolineato. L’obiettivo è quello di riportare Campo Staffi agli splendori degli anni scorsi, una struttura che ha enormi potenzialità, soprattutto di attrazione verso gli appassionati provenienti da Roma e che può generare ricchezza non solo per Filettino, ma anche per i paesi e le attività che ruotano attorno alla stazione sciistica.
In quest’ottica si stanno pensando importanti campagne di marketing per penetrare il mercato: tariffe molto concorrenziali (15 euro il feriale, 20 euro il festivo, più abbonamenti a prezzi ridotti); incentivazione del flusso del fine settimana, con il venerdì di accesso gratuito agli impianti. A tali opportunità, si legheranno specifiche offerte e sconti delle attività ricettive e di ristorazione.
“E’ oggi una giornata importante per il nostro territorio – ha spiegato il sindaco De Meis – devo ringraziare la Regione Lazio e il consigliere Mauro Buschini che ci è stato vicino. Abbiamo rimesso in sicurezza le strutture e gli impianti, dotati di tutte le autorizzazioni, e da oggi ripartiamo per far tornare Campo Staffi a sfruttare le sue enormi potenzialità”.
“Studieremo tutta una serie di incentivi per favorire le presenze, soprattutto cercando di penetrare il mercato romano” – ha aggiunto Piero Pomponi, della Pomponi Service Srl.
DOVE SONO CRESCIUTO |
domenica 2 febbraio 2014
FRASCATI - Anche ieri centinaia
di ragazzini nelle strade della città tuscolana. Fino ad uno dei più
classici finali di pomeriggio con "ring" improvvisato in piazza Marconi
ilmamilio.it - contenuto esclusivo
Il sabato pomeriggio alla frascatana è sempre più interessante e non importa se il tempo è quello che è e se bisogna tirare fuori spesso e volentieri l'ombrello. Frascati resta méta preferita di giovani e giovanissimi nel pomeriggio che precede la giornata di festa e le strade del centro sono un formicolare di ragazzini.
Tra le location preferite quella di Villa Torlonia, ma anche le piazze del centro e magari la Passeggiata, anche se non è più di moda come una volta. Il clou arriva sul finire del pomeriggio, quando c'è da rianimare una serata che va scemando. E con centinaia di ragazzi in strada ecco puntuale la "scazzottata" - che poi è spesso qualche parola a voce alta e mezzo spintone -: per lo più in villa, dove il ring è ampio e più riservato, ma occasionalmente anche piazza Marconi va bene.
"Daje rega' che se menano". E vai tutti intorno. A incitare, a dividersi in fazioni, a farsi quattro risate, mezza birra e una sigaretta. Ieri pomeriggio verso le 19, cui si riferisce la foto, il motivo della lite sarebbe stato un insulto tra due ragazzine delle medie, che poi alla fine ha coinvolto anche un giovane. Tanto per cambiare. Un paio di pizze e via.
E noi cittadini che si fà, si resta a guardare come sempre
Io non dico che i ragazzi non debbano uscire, ma quando i locali fanno publicità sul bere è normale che ci si infilano (bevi 4 medie, e una te la regalo) vabbè potevano fare due ma questo è il nostro paese si fa bere a rotta de collo senza guardare in faccia a nessuno e le autorità lasciano correre l'importante è guadagnare su di loro. E poi ma chi gli da tutti sti benedetti soldi noi per farli uscire e per farli bere ho no una birra media a frascati costa almeno 5 euro a bicchiere per berne 4 sono 20 euro beati i genitori che possono dare 50 euro al figlio per uscire. Ma guardate che poi facendo ciò non ci si deve lamentare se fanno a cazzotti in piazza
ilmamilio.it - contenuto esclusivo
Il sabato pomeriggio alla frascatana è sempre più interessante e non importa se il tempo è quello che è e se bisogna tirare fuori spesso e volentieri l'ombrello. Frascati resta méta preferita di giovani e giovanissimi nel pomeriggio che precede la giornata di festa e le strade del centro sono un formicolare di ragazzini.
Tra le location preferite quella di Villa Torlonia, ma anche le piazze del centro e magari la Passeggiata, anche se non è più di moda come una volta. Il clou arriva sul finire del pomeriggio, quando c'è da rianimare una serata che va scemando. E con centinaia di ragazzi in strada ecco puntuale la "scazzottata" - che poi è spesso qualche parola a voce alta e mezzo spintone -: per lo più in villa, dove il ring è ampio e più riservato, ma occasionalmente anche piazza Marconi va bene.
"Daje rega' che se menano". E vai tutti intorno. A incitare, a dividersi in fazioni, a farsi quattro risate, mezza birra e una sigaretta. Ieri pomeriggio verso le 19, cui si riferisce la foto, il motivo della lite sarebbe stato un insulto tra due ragazzine delle medie, che poi alla fine ha coinvolto anche un giovane. Tanto per cambiare. Un paio di pizze e via.
E noi cittadini che si fà, si resta a guardare come sempre
Io non dico che i ragazzi non debbano uscire, ma quando i locali fanno publicità sul bere è normale che ci si infilano (bevi 4 medie, e una te la regalo) vabbè potevano fare due ma questo è il nostro paese si fa bere a rotta de collo senza guardare in faccia a nessuno e le autorità lasciano correre l'importante è guadagnare su di loro. E poi ma chi gli da tutti sti benedetti soldi noi per farli uscire e per farli bere ho no una birra media a frascati costa almeno 5 euro a bicchiere per berne 4 sono 20 euro beati i genitori che possono dare 50 euro al figlio per uscire. Ma guardate che poi facendo ciò non ci si deve lamentare se fanno a cazzotti in piazza
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