GROTTAFERRATA - Gianfranco Campolin
è stato rinvenuto cadavere in uno dei locali dell'ex ristorante in cui
viveva da anni. Un'estistenza complicata, una morte in solitaria
Lo
hanno trovato senza vita nei locali che aveva eletto a propria
abitazione, morto da giorni, probabilmente da più di una settimana. E'
finita così la difficile esistenza di Gianfranco Campolin, rivenuto cadavere ieri sera all'interno dell'ex ristorante "La Bazzica" a Grottaferrata.
Un'esistenza complicata, resa quasi insostenibile - pare - dalla
perdita della moglie e di un fratello: una mente brillante, arguta,
spesso tagliente che cozzava con quella vita ai margini, spesso da
barbone, senza una fissa dimora, con pochi amici e fatta di tanto
isolamento.
Gianfranco,
che aveva 60 anni, da qualche anno aveva deciso di andare a vivere
all'interno di quei locali che dopo essere stati sequestrati alla
malavita organizzata poco più di tre anni fa furono donati dallo Stato
al Comune di Grottaferrata (LEGGI l'articolo)
e sarebbero dovuti diventare il fiore all'occhiello dell'assistenza
sociale criptense. Un progetto - uno dei tanti - rimasto sulla carta, un
sogno marcito insieme all'Amministrazione comunale che lo aveva
proposto.
In
quello che fu uno dei ristoranti più rinomati dei Castelli romani, una
delle perle culinarie dei bei tempi, Campolin viveva da solo insieme a
tre cani ed era solito girare in bicicletta, in inverno come in estate:
pochi parenti in vita e una malattia mentale che lo aveva isolato dal
mondo ma che non gli impediva di avere lunghi momenti di lucidità ed una
capacità analitica non comune. Testardamente in bici, coi cani a
rimorchio: e poi al bar e a farsi la spesa. Una presenza piuttosto
assidua, a tratti scomoda come possono essere scomode le esistenze di
chi sfila e si lascia vivere sui bordi spigolosi della società: una
presenza comunque riconosciuta e riconoscibile a Frascati.
Gianfranco, in cura al Cim di Frascati e di casa da almeno 20 anni nella mensa della Caritas
diocesana è stato trovato senza vita sul pavimento, nudo in uno dei due
locali che aveva occupato da qualche anno, in una condizione
estremamente precaria dal punto di vista igienico e sanitario. Il
cadavere, in avanzato stato di decomposizione, ad un primo esame non
presenta elementi che possano far pensare ad una morte violenta ma il
corpo si trova comunque presso il Policlinico di Tor Vergata dove nei prossimi giorni verrà eseguita l'autopsia.
Ad indagare sono i carabinieri di Grottaferrata che pur propendendo per la morte naturale (negli ultimi tempi Gianfranco Campolin
aveva dato particolari segni di squilibrio ed era apparso molto provato
nel fisico) non possono al momento escludere altre ipotesi. Gli animali
che vivevano con lui sono stati presi in custodia.
Dopo
aver scosso con vigore nelle ultime settimane di vita il mondo nel
quale si muoveva - praticamente da sempre - rigorosamente ai margini,
Gianfranco se n'è andato in perfetta solitudine. Lasciando una vecchia
bicicletta incatenata al cancello di quello che è, da anni,
semplicemente un non luogo.
Ciao Gianfranco, compagno con quale condividemmo i meravigliosi anni 70 insieme a Cristoforo. Anni vissuti con la forza della gioventù che ci scorreva nelle venne. Grazie Gianfranco per essermi stato Amico.Ti abbraccio amico e fratello. Spero che tu abbia ritrovato la pace e la serenità che in questo mondo nessuno è stato in grado di darti, io compre so.
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