lunedì 10 febbraio 2014

Filettino Il sacerdote dei record e Papa Francesco

Don Alessandro, 95 anni, da 72 alla guida della parrocchia di Filettino, incontrerà il Santo Padre mercoledì: «Lo inviterò a farci visita»

FILETTINO - È il «prete dei record», quello con più anni di sacerdozio in Italia, ancora in attività e senza nemmeno un coadiutore. E mercoledì 8 gennaio don Alessandro De Sanctis, 95 anni, da 72 anni alla guida della Chiesa a Filettino, nel Frusinate, incontrerà anche Papa Francesco, l’ottavo Pontefice conosciuto nella sua vita. Un traguardo unico, una lunghissima carriera ecclesiastica che da Pio XI lo ha portato fino a papa Bergoglio. Una galleria enorme di ricordi lunga quasi un secolo.
L’INCONTRO CON PIO XI - A Filettino, il paese più alto del Lazio, don Alessandro, , originario di Vallepietra (Roma), genitori boscaioli, nato durante il pontificato di Benedetto XV, arrivò per completare la scuola dell’obbligo quando arciprete era lo zio don Filippo. Poi entrò in seminario e ad appena 13 anni incontrò papa Pio XI. Quando il Pontefice lo vide così piccolo ed esile, gli mise la mano sul capo e gli chiese da dove venisse. Alla sua risposta, il Santo Padre si lasciò andare a un’espressione perplessa mostrando di non aver capito dove si trovasse Vallepietra, piccolo paese dell’alta Valle Aniene al confine con la Ciociaria, oggi noto per il santuario della Trinità. Per don Alessandro, allora giovanissimo seminarista, fu una grandissima emozione e una gioia enorme, che ancora oggi, a tanti anni di distanza, porta con sé.CELEBRATE 46MILA MESSE - Ordinato sacerdote nel 1942, il novantenne parroco di Filettino ha celebrato 1400 funerali e oltre 46mila messe, centinaia di matrimoni e battesimi. Durante la seconda guerra mondiale, davanti alla casa comunale salvò dai tedeschi alcuni cittadini che stavano per essere fucilati. Con lo stesso obiettivo nascose anche una famiglia di ebrei nella soffitta della parrocchia del paese ciociaro, che da 105 anni è guidata dalla sua famiglia. Don Alessandro , negli anni, ha parlato con Pio XI, Paolo VI, Giovanni Paolo II e Benedetto XVI. Ed ha ricordi indelebili. Con il Papa polacco si è incontrato più volte. « In un’occasione - dice don Alessandro - ho anche invitato Karol Wojtyla a venire a sciare qui da noi, a Campo Staffi. Mi ha ringraziato dicendomi che ci avrebbe pensato. Poi i suoi impegni non gliel’hanno mai consentito».
DAVANTI A BENEDETTO XVI - Con Papa Benedetto XVI, invece, s’incontrò nella residenza di Castelgandolfo. Era il 23 settembre di due anni fa, il ricordo più fresco. « Giunsi davanti al Pontefice nel tradizionale baciamano - racconta don Alessandro -, mi inginocchiai di colpo davanti al Papa, baciando l’anello del pescatore e rialzandomi come una molla, da solo senza l’aiuto di nessuno. Avevo allora 93 anni e, vedendo tutto ciò, Papa Benedetto esclamò a voce piena: “Ma è giovane!”».
«INVITERO’ PAPA FRANCESCO» - Ora l’emozione è tutta per l’incontro con Papa Francesco. «Per me - dice ancora don Alessandro De Sanctis - sarà un’altra giornata straordinaria, indimenticabile. È un Papa giusto per il tempo giusto, con un grande carisma. Grazie alla sua umiltà sa veramente avvicinarsi ai bisogni degli uomini di oggi». E aggiunge: «Bergoglio non è un Pontefice rivoluzionario, è uno che sa di essere il vicario di Cristo in terra, conosce a fondo le miserie, le debolezze umane, più di nessun altro. Chiederò al Santo Padre - conclude il parroco di Filettino - di continuare a sostenere i bisogni dei più deboli. Lo inviterò a visitare il nostro splendido territorio».

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