A quanto pare la nostra CARITAS in Frascati porta nel nostro territorio persone poco affidabili, io non metto in dubbio di non fare la carità per chi non ha nulla, ma fare una selezione delle persone che vengono ammesse nella nostra cittadina, ci deve essere, la verità è una sola che a certe persone si da tutto e ad altre nulla, in che senso siamo quasi certi che ci sono famiglie in frascati a cui sono state assegnate case comunali che venivano da tutt'altra parte e anche posti di lavoro, e i cittadini di Frascati sono stufi di questo la carità è una cosa giusta e ci fa onore ma, se con la carità si danno cose non dovute allora cambia voi mi chiederete perche, il perche lo gia spiegato non è giusto che cittadini di Frascati rimangono fuori per loro, il 21 marzo in via MINARDI è stato evaquato un accampamento di extracomunitari ci vivevano soprattutto persone alcoliste che comprano il loro alcol nei vari supermercati di zona, ha quanto pare la Caritas se ne lava le mani perche chi beve non viene accettato per una norma interna (per me giusta) ma cosa succede, che queste persone un posto dove dormire se lo devono inventare, prima il campo èra a ridosso della ferrovia adesso in via minardi tra un po sarà da qualche altra parte. Allora cosa bisogna fare? io direi che a questo punto chi non è nella norma deve essere rimpatriato nel suo paese, perche è solo questo quello che vogliono, vengono qui combinano di tutto fanno elemosina nei parcheggi e comprano solo alcol e te li trovi allungati su qualsiasi panchina a bivaccare tutto il giorno, nelle caritas vicine esiste ancora il regolamento quale quello principale ed è questo:
La Caritas parrocchiale è l'organismo pastorale istituito per animare la parrocchia,
con l'obiettivo di aiutare tutti a vivere la testimonianza, non solo
come fatto privato, ma come esperienza comunitaria, costitutiva della
Chiesa. L’idea stessa di Caritas parrocchiale esige, pertanto, una
parrocchia "comunità di fede, preghiera e amore".
Questo non significa che non può esserci Caritas dove non c’è
"comunità", ma si tratta piuttosto di investire, le poche o tante
energie della Caritas parrocchiale nella costruzione della "comunità di
fede, preghiera e amore". Come se la testimonianza comunitaria della
carità fosse insieme la meta da raggiungere e il mezzo, (o almeno uno
dei mezzi), per costruire la comunione. Un esercizio da praticare
costantemente.
Questa è Caritas non bivaccamento totale e portare nella zona alcolizzati di tutte le nazioni, ho queste persone si recuperano ho si rimpatriano. A voi la discussione
martedì 2 aprile 2013
lunedì 1 aprile 2013
Le ultime notizie
FRASCATI, RUBA ALIMENTI E STOVIGLIE DA RISTORANTE: ARRESTATO
I Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Frascati hanno arrestato un 46enne di origini albanesi, senza fissa dimora, che dovrà rispondere di furto, danneggiamento, ricettazione, resistenza, violenza e lesioni a Pubblico Ufficiale. L'episodio è accaduto a alle prime luci dell'alba a Grottaferrata dove l'uomo si è intrufolato in un ristorante di Via Tuscolana e mentre caricava le provviste alimentari e stoviglie varie su un fuoristrada, risultato poi rubato, è scattato l'antifurto del locale. A quel punto è sopraggiunto il proprietario del ristorante, che abita poco distante, riuscendo a mettere in fuga il malvivente. Nel frattempo sono intervenuti i Carabinieri che hanno subito intercettato l'auto e arrestato il malvivente dopo un tentativo di fuga. (omniroma.it)
(01 Aprile 2013 ore 17:45)
UN'ALTRO AMICO SE NE VA
"Franco Califano voleva essere sepolto ad Ardea, perché lì c'é il
fratello, e lì lo porteremo. Voleva che fosse scritto sulla sua lapide
'Non escludo il ritorno', titolo di una sua canzone, e così sarà". Ad
assicurarlo è il pianista Enrico Giaretta, amico di lunga data e
collaboratore artistico di Franco Califano.
Tra i primi ad omaggiare Franco Califano alla Protomoteca in Campidoglio c'é stato il suo più grande imitatore, Fiorello. "Insieme abbiamo ritrovato la grinta. Quando io ho iniziato ad imitarlo eravamo entrambi in crisi e poi abbiamo superato questo momento". Che dire di Califano? "E' sicuramente uno che la vita se l'é goduta". E aggiunge lo showman: "sono venuto qui per vedere la gente che c'é, ed è tanta, nonostante sia la Pasquetta. E noi tutti sappiamo come Califano non amasse i giorni di festa". Intanto la sala della Protomoteca, aperta alle 10, è già stata visitata da oltre 300 romani visibilmente commossi. Nella sala la salma del cantautore vestito proprio come un giorno qualsiasi: braccialetti, collana e camicia aperta sul petto.
GRILLO RICORDA CALIFANO, TESTO DI 'FIJO MIO' SUL BLOG - Beppe Grillo ricorda Franco Califano sul suo blog. Il leader del Movimento Cinque Stelle pubblica il testo di 'Fijo mio' del cantante romano, inviato da Ferdinando G da Roma che saluta con un 'Onore al califfo'. Il post sostituisce quello che ricorda Enzo Jannacci e che aveva scritto di suo pugno lo stesso Grillo.
"Molti hanno perso un amico come me, ma andiamo a salutarlo senza retorica, come avrebbe voluto lui. E poi non va escluso il ritorno, come racconta una sua canzone", lo dice Massimo Ghini, a margine della Camera ardente di Franco Califano oggi in Campidoglio.
"Lo conosco da cinquant'anni e insieme abbiamo anche fondato una casa discografica e lanciato i Ricchi e Poveri. Anche il successo dei Vianella era opera sua con le sue canzoni". Così Edoardo Vianello ricorda oggi in Campidoglio Franco Califano la cui salma è esposta nella sala della Protomoteca. "Era una persona generosa ed era sempre protagonista, un battutista nato, e gli sono stato vicino anche in un periodo difficile anche se lui restava sempre un entusiasta".
"Quello che mi piaceva di Califano era la sua coerenza e la sua dignità". Così Maurizio Mattioli parla di Franco Califano la cui salma è esposta nella sala della Protomoteca in Campidoglio. "Per parlare di lui ci vorrebbe un secolo - ha aggiunto l'attore romano - mentre la canzone che più mi ricorda la sua arte è 'Io non piango' (e mentre lo dice si commuove). Come artista ha scritto tante cose è come se fosse una Treccani".
"Voglio ringraziare davvero tutti e sono rimasta sorpresa che così tante persone sono venute a salutare Franco nel giorno di Pasquetta". A parlare è la sorella di Franco Califano, Liliana alla camera ardente. "Con mio fratello - spiega la donna - siamo sempre stati vicini con il cuore, ma ci siamo frequentati poco. Ultimamente, soprattutto negli ultimi due anni, ci siamo riavvicinati. Voglio ringraziare tutte le persone che veramente vogliono bene a Franco. Tutto questo affetto è meraviglioso, anche se non mi è piaciuto il ricordo scritto da alcuni giornali. Avrei preferito che uscisse il ritratto più pulito e più vero di mio fratello". "Sono sicura che Franco sarebbe stato felice di tutta questa gente - conclude - ed io sono veramente commossa".
Un flusso continuo, lento ma inesorabile, di romani, gente comune che nonostante la giornata di festa ha copntinuato a rendere omaggio a "er Califfo" e al "Maestro". Vengono da Acilia, dal Trionfale, da Torrevecchia, da Testaccio e da Trastevere, per lo più quartieri popolari della capitale. Gente comune che, magari con un fiore in mano, entra nella Sala della Protomoteca in Campidoglio si avvicina alla bara di Franco Califano per l'ultimo saluto. La commozione è palpabile nella sala dove riecheggiano le note delle canzoni del Califfo. Tra le mani il cantautore ha un rosario rosso, l'immagine di Papa Ratzinger ed accanto due rose, una rossa e una rosa. Ai piedi della bara tanti fiori, tante singole rose, mazzi di margherite, gerbere ed anche un girasole. Accanto ai fiori sono ormai decine i biglietti e le lettere lasciati dalla gente comune. Sopra la bara c'é anche una sciarpa dell'Inter, squadra di cui Califano era tifoso. Tra i tanti omaggi, anche un biglietto di un concerto del Califfo. Sotto la foto del cantautore, poggiata su un cavalletto, che lo ritrae da giovane, con occhiali da sole e chitarra in spalla, sono stati collocati due grandi striscioni che recitano: "La musica è finita. L'ultimo amico va via. Per sempre nei nostri cuori, ciao Frà" e "Sei stato la colonna sonora della nostra vita". Due grandi corone troneggiano nella Sala della Protomoteca, sono quelle del sindaco di Roma, Gianni Alemanno, e del presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. Sui due registri dove romani, tanti, e vip, pochi, lasciano le loro firme, sono moltissime le strofe delle canzoni del Maestro. La più citata è sicuramente 'Tutto il resto e' noià. "Ciao Franco, che cantate con Dalla e Jannacci?" si chiede uno dei tanti cittadini, aggiungendo "mi sembra di sentirvi". "Per sempre nel cuore di Roma" aggiunge un altro. "Ti amavo - verga un altro - perché dicevi sempre la verità con le tue canzoni". "Con te se ne è andata - aggiunge un'altra - anche una parte della nostra vita". Ma chi sintetizza lo spirito con cui i tanti salutano oggi Franco Califano è che ha scritto: "La musica è finita? No, la tua musica non finirà mai".
CAMPIDOGLIO PENSA CONCERTO-RICORDO PER NATALE - "Ci piacerebbe ricordare Franco Califano già il 21 Aprile, nel giorno del Natale di Roma, magari con un concerto a lui dedicato". Lo afferma l'assessore capitolino alla Cultura, Dino Gasperini. "Ho parlato stamani con il suo grande amico, il cantautore Edoardo Vianello - ha aggiunto - e gli ho chiesto di verificare la disponibilità di altri artisti per organizzare un evento"
Tra i primi ad omaggiare Franco Califano alla Protomoteca in Campidoglio c'é stato il suo più grande imitatore, Fiorello. "Insieme abbiamo ritrovato la grinta. Quando io ho iniziato ad imitarlo eravamo entrambi in crisi e poi abbiamo superato questo momento". Che dire di Califano? "E' sicuramente uno che la vita se l'é goduta". E aggiunge lo showman: "sono venuto qui per vedere la gente che c'é, ed è tanta, nonostante sia la Pasquetta. E noi tutti sappiamo come Califano non amasse i giorni di festa". Intanto la sala della Protomoteca, aperta alle 10, è già stata visitata da oltre 300 romani visibilmente commossi. Nella sala la salma del cantautore vestito proprio come un giorno qualsiasi: braccialetti, collana e camicia aperta sul petto.
GRILLO RICORDA CALIFANO, TESTO DI 'FIJO MIO' SUL BLOG - Beppe Grillo ricorda Franco Califano sul suo blog. Il leader del Movimento Cinque Stelle pubblica il testo di 'Fijo mio' del cantante romano, inviato da Ferdinando G da Roma che saluta con un 'Onore al califfo'. Il post sostituisce quello che ricorda Enzo Jannacci e che aveva scritto di suo pugno lo stesso Grillo.
"Molti hanno perso un amico come me, ma andiamo a salutarlo senza retorica, come avrebbe voluto lui. E poi non va escluso il ritorno, come racconta una sua canzone", lo dice Massimo Ghini, a margine della Camera ardente di Franco Califano oggi in Campidoglio.
"Lo conosco da cinquant'anni e insieme abbiamo anche fondato una casa discografica e lanciato i Ricchi e Poveri. Anche il successo dei Vianella era opera sua con le sue canzoni". Così Edoardo Vianello ricorda oggi in Campidoglio Franco Califano la cui salma è esposta nella sala della Protomoteca. "Era una persona generosa ed era sempre protagonista, un battutista nato, e gli sono stato vicino anche in un periodo difficile anche se lui restava sempre un entusiasta".
"Quello che mi piaceva di Califano era la sua coerenza e la sua dignità". Così Maurizio Mattioli parla di Franco Califano la cui salma è esposta nella sala della Protomoteca in Campidoglio. "Per parlare di lui ci vorrebbe un secolo - ha aggiunto l'attore romano - mentre la canzone che più mi ricorda la sua arte è 'Io non piango' (e mentre lo dice si commuove). Come artista ha scritto tante cose è come se fosse una Treccani".
"Voglio ringraziare davvero tutti e sono rimasta sorpresa che così tante persone sono venute a salutare Franco nel giorno di Pasquetta". A parlare è la sorella di Franco Califano, Liliana alla camera ardente. "Con mio fratello - spiega la donna - siamo sempre stati vicini con il cuore, ma ci siamo frequentati poco. Ultimamente, soprattutto negli ultimi due anni, ci siamo riavvicinati. Voglio ringraziare tutte le persone che veramente vogliono bene a Franco. Tutto questo affetto è meraviglioso, anche se non mi è piaciuto il ricordo scritto da alcuni giornali. Avrei preferito che uscisse il ritratto più pulito e più vero di mio fratello". "Sono sicura che Franco sarebbe stato felice di tutta questa gente - conclude - ed io sono veramente commossa".
Un flusso continuo, lento ma inesorabile, di romani, gente comune che nonostante la giornata di festa ha copntinuato a rendere omaggio a "er Califfo" e al "Maestro". Vengono da Acilia, dal Trionfale, da Torrevecchia, da Testaccio e da Trastevere, per lo più quartieri popolari della capitale. Gente comune che, magari con un fiore in mano, entra nella Sala della Protomoteca in Campidoglio si avvicina alla bara di Franco Califano per l'ultimo saluto. La commozione è palpabile nella sala dove riecheggiano le note delle canzoni del Califfo. Tra le mani il cantautore ha un rosario rosso, l'immagine di Papa Ratzinger ed accanto due rose, una rossa e una rosa. Ai piedi della bara tanti fiori, tante singole rose, mazzi di margherite, gerbere ed anche un girasole. Accanto ai fiori sono ormai decine i biglietti e le lettere lasciati dalla gente comune. Sopra la bara c'é anche una sciarpa dell'Inter, squadra di cui Califano era tifoso. Tra i tanti omaggi, anche un biglietto di un concerto del Califfo. Sotto la foto del cantautore, poggiata su un cavalletto, che lo ritrae da giovane, con occhiali da sole e chitarra in spalla, sono stati collocati due grandi striscioni che recitano: "La musica è finita. L'ultimo amico va via. Per sempre nei nostri cuori, ciao Frà" e "Sei stato la colonna sonora della nostra vita". Due grandi corone troneggiano nella Sala della Protomoteca, sono quelle del sindaco di Roma, Gianni Alemanno, e del presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. Sui due registri dove romani, tanti, e vip, pochi, lasciano le loro firme, sono moltissime le strofe delle canzoni del Maestro. La più citata è sicuramente 'Tutto il resto e' noià. "Ciao Franco, che cantate con Dalla e Jannacci?" si chiede uno dei tanti cittadini, aggiungendo "mi sembra di sentirvi". "Per sempre nel cuore di Roma" aggiunge un altro. "Ti amavo - verga un altro - perché dicevi sempre la verità con le tue canzoni". "Con te se ne è andata - aggiunge un'altra - anche una parte della nostra vita". Ma chi sintetizza lo spirito con cui i tanti salutano oggi Franco Califano è che ha scritto: "La musica è finita? No, la tua musica non finirà mai".
CAMPIDOGLIO PENSA CONCERTO-RICORDO PER NATALE - "Ci piacerebbe ricordare Franco Califano già il 21 Aprile, nel giorno del Natale di Roma, magari con un concerto a lui dedicato". Lo afferma l'assessore capitolino alla Cultura, Dino Gasperini. "Ho parlato stamani con il suo grande amico, il cantautore Edoardo Vianello - ha aggiunto - e gli ho chiesto di verificare la disponibilità di altri artisti per organizzare un evento"
venerdì 29 marzo 2013
LA GUERRA TRA LORO
Inatnto che loro si fanno le loro dispute, tu ci devi essre tu devi andare via, questo succedeva al comune durante una riunione del comitato con il sindaco,perche si èra presentato un consigliere del P.D.L non invitato dal comitato, i cittadini di Frascati non dormono la notte e non vedono luce al problema, si il sindaco, l'assessore,il consigliere, stanno facendo del loro meglio, ma i cittadini non riescono la notte ad avere tranquillità del loro riposo, e qui non si parla di mezzanotte ma dalle due alle cinque di notte. Il comitato cittadino ''lavorare tutti vivere sani'' cosa chiede, solo il diritto al sonno perchè anche se non ci dovrebbe essere un perche è dovuto. Qui a Frascati la notte la movida sta prendendo piede a dismisura e se si continua cosi tra un anno saremo sommersi dalle periferie Romane di ragazzi maleducati che fanno solo danni alla nostra cittadina, allora il comitato cittadino perche nasce, nasce per evitare tutto ciò non per far chiudere locali ma devono rispettare il loro vicino, insomma il rispetto comune che ormai è diventato nulla, dai carabinieri locali ho polizia locale durante la notte senti rispondere ai cittadini che reclamano il loro intervento noi non abbiamo i mezzi, cioè autovetture, per intervenire,(anche se potrebbero intervenire a piedi) allora il comitato ha chiesto al sindaco di intervenire con altre misure cioè di mettere due vigili durante la notte ma la risposta è stata '' non ci sono i fondi'' il comitato ha risposto di aumentae il prezzo dei metri che usano i locali per mettere i loro tavoli, visto che abbiamo sentito che è una cifra irrisoria si parla di 2,43 euro al metro, i commercianti hanno risposto che è gia troppo e che dovrebbe essere abbassata,però come si vuol dire il problema è loro non del cittadino, loro non sanno che se un cittadino dovrebbe fare un traslocco ne paga 13.00 di euro al metro e non vedo perche ci dovrebbe essere questa differenza.
Ma intanto che vanno avanti queste storie i locali notturni fanno i loro comodi e il comitato parla di locali notturni che disturbano,non di locali che rispettano le regole il comitato vuole precisare che i locali notturni guadagnano anche bene visto la mole delle persone che i cittadini vedono, e poi fanno presente che c'è piu gente di notte che di giorno perciò i vigili urbani che ne abbiamo ben 25 due si potrebbero spostare di notte tranquillamente per controllare al meglio la nostra cittadina, anch a piedi visto che non è Roma.
mercoledì 20 marzo 2013
ADDIO STEFANO
STEFANO SIMONCELLI BANDIERA DELLA SCHERMA FRASCATANACI HA LASCIATO
Ci lascia un campione sportivo d'altri tempi. Uomo di grandi virtù e forti principi morali come quasi sempre è avvenuto nel mondo dello sport degli anni della nostra giovinezza.Alla famiglia il mio vivo e sincero cordoglio.20/03/2013
domenica 17 marzo 2013
La nostra frascati
Questo Blog nasce per un motivo valido, che in Frascati e periferia ci sono problemi di disturbo alla quiete pubblica e danneggiamenti alle varie zone, il mio intento è di far tornare Frascati hai tempi dei nostri padri quando il danneggiamento e il disturbo al sonno èra sanzionato non verbalmente ma con seri provvedimenti.
Purtroppo nella nostra amata cittadina sono cresciuti in dismisura locali di uso alcolico notturno che prevedono dei cambiamenti da parte della nostra amministrazione, alcuni di questi cambiamenti dovrebbero prevedere un prolungato controllo da parte del nostro gruppo di polizia municipale locale, che a quanto pare nelle ore in qui i locali sono aperti con un volume di persone massicce non effettuano nessun controlloperche il loro orario di lavoro è terminato,e i nostri cittadini nelle ore notturne si devono assorbire calugne e insulti da i vari ragazzi che girano durante la notte. Questo è l'articolo che ha introdotto il ''TUSCOLO'' un giornale della zone il 13 marzo e cosi dice:
FRASCATI - Nasce con la specifica volontà di difendere il diritto alla salute «Lavorare tutti e vivere sani», il movimento di cittadini di Frascati che, giovedì 14 marzo, (ore 21) si riunirà nei locali di piazza Mazzini 8 per confrontarsi sulla tematica dei rumori, della musica «da auto» e «da locale» ad alto volume fino alle due di notte e degli schiamazzi gratuiti nella notte.
Un problema di quanto mai scottante attualità, visto l’imminente arrivo della bella stagione. Elemento che va ad aggravare la già delicata situazione esistente, visto il trasferimento all’esterno delle attività di molti bar, pizzerie, ristoranti, pub e paninoteche del territorio. Con tutte le conseguenze del caso.
«A farne le spese, senza nulla togliere al diritto dei gestori dei locali di svolgere la loro attività – dicono dal comitato – quelle zone della città che, nel corso della notte, si animano in modo particolare per la presenza di numerosi locali, provocando nei loro residenti notti insonni e stress da stanchezza cronica, spesso aggravata dal poco riposo conseguente alla necessità di alzarsi presto al mattino per andare al lavoro».
Il movimento è impegnato nella ricerca di soluzioni collegiali e condivise per risolvere il problema del disturbo notturno - al centro storico così come in periferia - provocato dai locali e dai tanti che, all’uscita dagli stessi o dal cinema, con scarsa attenzione e sensibilità, fanno venir meno il diritto al riposo di chi invece ha scelto di rimanere a casa.
«Gli abitanti delle zone del centro storico o dove insistono locali aperti fino a notte fonda – dicono i rappresentanti del Comitato costituito nell’ottobre scorso – sono esasperati dalla situazione della Frascati di notte, ormai costante non più solo in estate».
Il movimento di cittadini, nato lo scorso ottobre da un piccolo gruppo di persone cresciuto in poco tempo in maniera esponenziale considerato l’interesse comune per l’argomento, ha già avuto un primo incontro con il sindaco Stefano Di Tommaso, l’assessore alle Attività Produttive Alberto Rossotti e il consigliere delegato alla Sicurezza Franco D’Uffizi.
«Un momento di confronto – fanno sapere i membri del comitato – che ha visto l’amministrazione farsi carico della problematica con l’impegno ad analizzarla per dar vita a soluzioni comuni che garantiscano il diritto al lavoro dei gestori dei locali e il vivere sano dei cittadini».
Dichiaratamente apolitico, il movimento Lavorare tutti e vivere sani, per dar vita ad un contraddittorio organizzato e incisivo, ha predisposto per chiunque voglia portare il suo contributo, anche in forma anonima, uno speciale modulo del reclamo, nel quale ogni cittadino può segnalare la problematica lamentata, da girare poi tramite il Comitato al Comune.
«Il regolamento comunale a disciplina delle attività di accoglienza di Frascati – sottolineano – prevede che i titolari delle attività si facciano interpreti presso i loro clienti della tutela del risposo dei residenti vicini dalle 22 di sera fino alle 8 del mattino dopo. Da qui – sottolineano – la necessità di sensibilizzare gli avventori all’adozione di un comportamento consono. Speriamo – concludono – che, proprio in vista della prossima estate, a prevalere sia il buonsenso. Per consentire ai residenti di riposare sereni».
Alla riunione di giovedì, fa sapere ancora il gruppo di cittadini, è richiesta la massima partecipazione.
«Vista la necessità di gettare le basi per prospettive ed iniziative future da sottoporre all’attenzione dell’amministrazione comunale».
lavoraretuttieviveresani@gmail.com
www.iltuscolo.it - mercoledì 13 marzo 2013
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